image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Volley
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Volley
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Sport

Due re, nessun pretendente al trono: è vero che il dominio di Sinner e Alcaraz è un “allarme” per il tennis, come dice Bertolucci?

  • di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

  • Foto: Ansa

17 ottobre 2025

Due re, nessun pretendente al trono: è vero che il dominio di Sinner e Alcaraz è un “allarme” per il tennis, come dice Bertolucci?
Il torneo si chiama Six Kings Slam, ma in realtà i veri re del tennis sono soltanto due: Jannik Sinner e Carlos Alcaraz hanno dominato anche in Arabia Saudita. Dietro ai due fenomeni non si vede un pretendente. Una differenza così larga è davvero un allarme per il tennis, come dice Paolo Bertolucci?

Foto: Ansa

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

A ogni latitudine, da New York a Riyad, Jannik Sinner e Carlos Alcaraz dominano. Il tennis è nelle loro mani e al Six Kings Slam in Arabia Saudita lo hanno dimostrato ancora una volta. In finale, a giocarsi l’assegno da sei milioni di dollari messo in palio per il vincitore, ci sono ancora una volta loro due. L’azzurro ha battuto prima Stefanos Tsitsipas in meno di un’ora e mezza con un seco 6-3, 6-2, per poi superare Novak Djokovic in semifinale. Il serbo ha detto chiaramente che contro Jannik non aveva scampo: “Sinner è come un treno in corsa, spacca la palla. Ho cercato di resistergli ma è stato troppo forte”. I suoi 38 anni, nelle fasi finali dei tornei, contro atleti come i primi due del ranking sono praticamente una condanna. Ma il carattere lo ha reso il campione che è: “Ho il corpo che ho, sono felice di tutto quello che ho ottenuto, mi piacerebbe avere ancora un anno per provare a dar fastidio a Jannik e Carlos, continuerò a sfidarli”. Alcaraz, invece, ci ha messo un’ora e dieci minuti per regolare Taylor Fritz, il numero quattro del ranking Atp: 6-4, 6-2. Anche questo un match senza storia.

Novak Djokovic e Jannik Sinner
Novak Djokovic e Jannik Sinner al Six Kings Slam Ansa

Che i ritmi a Riyad non siano dei più infernali è evidente, anche in quanto torneo non valido per la classifica Atp. Il gettone di presenza, però, è di 1,5 milioni di dollari, dunque vale la pena andarci in trasferta. Tra Sinner e Alcaraz c’è una rivalità che sta già definendo quest’epoca tennistica, ormai è chiaro a tutti. Ed ecco che anche un match di esibizione può servire a mandare un messaggio: Carlos per ribadire il suo posto al vertice del mondo del tennis; Jannik per mettere pressione allo spagnolo. Il problema è ai piedi delle due montagne: chi riuscirà mai a scalarle? Questa è la domanda che si è posto anche Paolo Bertolucci sulla Gazzetta dello sport. La generazione degli Tsitsipas, degli Zverez, dei Rune e dei Draper non sembra avere chance contro i due rivali. Troppo forti, troppo superiori, anche mediaticamente. Alla stampa piacciono i dualismi smaccati e i personaggi di Jannik e Carlos, così diversi tra loro, si prestano perfettamente al copione. La storia si ripete dopo Roger Federer e Rafa Nadal? Manca un terzo uomo, un Djokovic o un Andy Murray. Bertolucci cita Joao Fonseca come possibile incursore, ma serve ancora qualche anno per vederlo lottare davvero ai vertici. Bisogna invece resistere alla tentazione di fare il paragone extratennistico con Cristiano Ronaldo e Lionel Messi, re indiscussi dello scorso decennio calcistico. Anche al loro apice, infatti, c’erano altri nomi che emergevano con forza: Andres Iniesta, Luka Modric, Xavi, Robert Lewandowski. Campioni degni dei sospiri degli appassionati e dei giornalisti, “ah se solo fossero nati prima o dopo, hanno avuto la sfortuna di condividere un’epoca con due mostri sacri”. Non si può dire lo stesso dei tennisti (Djokovic escluso per ovvie ragioni) alle spalle di Sinner e Alcaraz. Per molti di loro il “momento” pare già trascorso, altri invece faticano a vederlo all’orizzonte. Forse i loro nomi non saranno mai argomento di attualità.

Carlos Alcaraz
Carlos Alcaraz, numero uno del mondo, a Riyad
https://mowmag.com/?nl=1

More

Lo sport è il nuovo soft power e l’Arabia Saudita vuole prendersi tutto: calcio, boxe, motorsport e tennis. Se non ci credete, leggete il nuovo libro inchiesta di James Montague

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Dune d'oro

Lo sport è il nuovo soft power e l’Arabia Saudita vuole prendersi tutto: calcio, boxe, motorsport e tennis. Se non ci credete, leggete il nuovo libro inchiesta di James Montague

Ma che ci fa Jannik Sinner sulla copertina di Vogue Cina? E Jannik si prende pure le scuse di Fedez...

di Irene Natali Irene Natali

jannik piglia tutto

Ma che ci fa Jannik Sinner sulla copertina di Vogue Cina? E Jannik si prende pure le scuse di Fedez...

Fognini show da Cattelan. Ballando? “Vado per vincere”. Sinner? “Seppi lo chiamavo crucco, Jannik è come lui”. Alcaraz? “Si diverte”. Le racchette rotte? “Non mi vergogno”. E sul più grande tennista di sempre…

di Jacopo Tona Jacopo Tona

fognashow

Fognini show da Cattelan. Ballando? “Vado per vincere”. Sinner? “Seppi lo chiamavo crucco, Jannik è come lui”. Alcaraz? “Si diverte”. Le racchette rotte? “Non mi vergogno”. E sul più grande tennista di sempre…

Tag

  • Jannik Sinner
  • Paolo bertolucci
  • Tennis
  • Carlos Alcaraz

Top Stories

  • Ode a Giovanni Galeone, maestro di Allegri e di tutti noi: "Se c'ho una Ferrari sotto al culo vado a 120 pure in centro"

    di Emiliano Raffo

    Ode a Giovanni Galeone, maestro di Allegri e di tutti noi: "Se c'ho una Ferrari sotto al culo vado a 120 pure in centro"
  • I problemi tra Bagnaia e Ducati (e il talento di Marquez) stanno nascondendo la più grande verità di questa MotoGP

    di Cosimo Curatola

    I problemi tra Bagnaia e Ducati (e il talento di Marquez) stanno nascondendo la più grande verità di questa MotoGP
  • “Ognuno ha le sue bugie”: i dubbi di Chicho Lorenzo su Ducati e sul buco nella gomma di Bagnaia. E sulla “testa di fuori” di Alex Marquez…

    di Emanuele Pieroni

    “Ognuno ha le sue bugie”: i dubbi di Chicho Lorenzo su Ducati e sul buco nella gomma di Bagnaia. E sulla “testa di fuori” di Alex Marquez…
  • Sentito il dottor Charte su come sta davvero Marc Marquez? Sì, Gigi Dall’Igna e Ducati hanno un pensiero in più (ma c’è poco da fare i maliziosi)

    di Emanuele Pieroni

    Sentito il dottor Charte su come sta davvero Marc Marquez? Sì, Gigi Dall’Igna e Ducati hanno un pensiero in più (ma c’è poco da fare i maliziosi)
  • Ready to race, ma solo se non costa? Sì, KTM è fuori dalla crisi, ma per Acosta, Bastianini, Binder e Vinales è piena tempesta

    di Emanuele Pieroni

    Ready to race, ma solo se non costa? Sì, KTM è fuori dalla crisi, ma per Acosta, Bastianini, Binder e Vinales è piena tempesta
  • Yamaha rischia seriamente di restare sola: pesante smacco o vantaggio? No, Fabio Quartararo non c’entra, anche se…

    di Emanuele Pieroni

    Yamaha rischia seriamente di restare sola: pesante smacco o vantaggio? No, Fabio Quartararo non c’entra, anche se…

di Domenico Agrizzi Domenico Agrizzi

Foto:

Ansa

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore [email protected]

Next

Il venerdì di Phillip Island? Marco Bezzecchi ingiocabile anche mezzo rotto (e in Aprilia si rischia una malsana idea). Pecco Bagnaia bene solo al mattino e con una richiesta…

di Emanuele Pieroni

Il venerdì di Phillip Island? Marco Bezzecchi ingiocabile anche mezzo rotto (e in Aprilia si rischia una malsana idea). Pecco Bagnaia bene solo al mattino e con una richiesta…
Next Next

Il venerdì di Phillip Island? Marco Bezzecchi ingiocabile anche...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy