Dalla vittoria di Amici al debutto sul palco di Sanremo, passando per la sua passione per il tennis, che per anni ha vissuto parallelamente alla musica. Sarah Toscano, rivelazione dell’ultimo Festival con il brano Amarcord, ha raccontato a Tuttosport il legame con lo sport che l’ha accompagnata fin da bambina e che ancora oggi cerca di coltivare, tra un impegno e l’altro. La giovane artista, classe 2005, è stata la più giovane in gara all’Ariston, ma sul palco ha dimostrato sicurezza e maturità. Eppure, se le si chiede se il Festival possa essere paragonato a una finale di Wimbledon, risponde con umiltà: “Direi che è più una qualificazione al tabellone principale. Per il Centrale ne ho ancora di strada da fare”. Un diciassettesimo posto che ha vissuto come un traguardo importante: “Ero dietro le quinte e, mentre leggevano la classifica, ogni volta mi dicevo: ‘Perché non hanno ancora fatto il mio nome?’. Trovarmi a metà classifica al mio primo Festival, a 19 anni, è un risultato incredibile. Questo Festival è stato un’occasione per farmi conoscere da un pubblico diverso da quello di Amici e dei social. Sentirmi considerata una rivelazione significa aver centrato l’obiettivo”.

Il tennis non è mai stato solo un passatempo per Sarah: ha giocato fino alla Serie C e ha raggiunto la categoria 2.7 nel 2021, prima di scegliere definitivamente la musica. “In famiglia giocano tutti: mamma, papà, mio fratello. Ho iniziato da piccola con il ciclo zero, un mix tra atletica e tennis, e poi ho iniziato a dedicare sempre più tempo a questo sport. Per me era bello non solo giocare, ma anche vivere l’ambiente, il confronto con gli altri ragazzi, tutto ciò che ruotava attorno al tennis”. Se pensa al momento più intenso vissuto in campo, ne ha subito uno in mente: “Una partita di quattro ore e mezza vicino Seveso, contro un’avversaria che conoscevo bene. È stata una battaglia epica, una di quelle che dimostrano quanto nel tennis la testa sia più importante di qualsiasi altra cosa”. E alla fine, l’ha vinta? “Sì, ma al tie-break”. Un’esperienza che le è servita anche fuori dal campo: “La determinazione e la costanza sono fondamentali nel tennis, come nella musica. E, in generale, nella vita”. Se dovesse indicare il suo colpo migliore? “Il rovescio lungolinea. Ma mi piace molto anche giocare a rete, stare all’attacco”.

Pentita di non aver continuato su quella strada? “No, il tennis è sempre stato una passione e tale doveva rimanere. Oggi vorrei solo riuscire a giocare un po’ di più! Non avrei potuto farne un lavoro, anche perché le sconfitte mi mettevano sempre tantissima ansia”. Il legame con questo sport si è visto anche all’Ariston, con un outfit ispirato proprio al mondo del tennis. “Ne abbiamo parlato tanto con il mio stilista. Sapevamo che poteva essere un rischio, che forse sarebbe stato più sicuro puntare su un look classico. Ma era la mia prima volta su quel palco e volevo un abito che mi rappresentasse, che raccontasse anche la mia passione per il tennis in versione ‘serale’”. E a proposito di tennis, il suo scambio di battute con Matteo Berrettini è diventato virale dopo quel “gli direi che lo amo” in un’intervista.

Ma c’è stato un seguito? “No, non ci conosciamo né ci siamo sentiti personalmente. Solo quei commenti che avete visto tutti e che, onestamente, non mi aspettavo. Non nego che mi piacerebbe conoscerlo, ma quel ‘lo amo’ era solo un modo di dire da appassionata di tennis e da italiana orgogliosa di ciò che lui, Sinner e tutti i tennisti italiani stanno facendo in questi anni”. Se dovesse scegliere un’avversaria per una sfida in singolare, il nome sarebbe chiaro: “Durerei un paio di minuti, ma mi piacerebbe giocare contro Jasmine Paolini. Quando la vedo giocare mi gasa, ritrovo in lei quella stessa determinazione”. Il suo idolo nel tennis, invece, è un altro: “Roger Federer. Ogni volta che lo vedevo in campo mi incantavo. Mi piaceva per come variava il gioco, ma soprattutto per la sua capacità di rimanere sempre concentrato, su ogni punto”. E sul momento d’oro del tennis italiano non ha dubbi: “È bellissimo vedere quanta gente si è riavvicinata al tennis grazie ai successi di questi anni. Sinner è numero uno del mondo con un distacco incredibile, ha portato a casa trofei importantissimi e allo stesso tempo rimane sempre umile. Il modo in cui si pone, come affronta le interviste e gli avversari mi rende fiera, ed è un sentimento che credo accomuni tutti gli italiani”. E nella musica, chi potrebbe essere il suo “Sinner”? “Irama. Un ragazzo fortissimo, pieno di talento, ma anche molto riservato”. Dopo aver letto, forse capirete che Sarah sì, deve fare ancora tanta strada, ma ha imbroccato la giusta traiettoria. E no, non è solo una figa su cui fare del becero gossip, c’è altro: passione, determinazione, cazzimma. Tutto quello che vorremmo vedere nei giovani di oggi.