Anche la MotoGP, dopo la Formula 1, passa nelle mani di Liberty Media, l'azienda di mass media statunitense che dalla fine del 2016 controlla la massima serie delle quattro ruote. Dopo mesi di rumors e indiscrezioni è arrivata nella giornata del 1 aprile la conferma ufficiale dell'acquisizione da parte di Liberty Media, mentre si concretizzano i movimenti che porteranno a una storica mossa per il panorama delle due ruote, che con l'intervento dell'azienda americana potrebbe aprirsi a un nuovo mercato molto più internazionale.
Mentre appassionati e addetti ai lavori soppesano il cambiamento, tra chi ha paura di uno snaturamento della MotoGP per una ricerca spasmodica dello show e chi invece intravede il grande potenziale della nuova acquisizione, ciò che è evidente è che c'è ancora molta confusione intorno ai ruoli di Liberty Media. In molti infatti in questi giorni hanno parlato di Stefano Domenicali come del "nuovo CEO della MotoGP" o hanno fatto riferimento a lui come "amministratore delegato di Liberty Media" e quindi responsabile dell'accordo con la classe delle due ruote. Ma non è così.
Stefano Domenicali è presidente e amministratore delegato del Formula One Group, meglio conosciuto come FOM, che nel 2016 è stato acquistato da Liberty Media dopo la vendita da parte di Bernie Ecclestone. Quella di Domenicali dal 2020 è quindi una posizione all'interno dell'azienda americana, di grande peso per la Formula 1, ma non ai vertici di Liberty Media. Le figure chiave dell'azienda americana sono invece John C. Malone, fondatore e presidente del consiglio di amministrazione e maggior azionista, e Greg Maffei, CEO e presidente di Liberty. Proprio Maffei ha parlato per la prima volta dell'accorto raggiunto con la MotoGP, chiarendo le posizioni dell'azienda americana per il cambiamento e lo sviluppo della serie motoristica, tra ampliamento del mercato e show più internazionale. Rimane quindi Maffei il punto di riferimento di Liberty Media, mentre Domenicali lo è esclusivamente per quanto riguarda il settore della Formula 1, e non avrà alcun ruolo - salvo eventuali connessioni tra i due mondi - nel campo della MotoGP.