Con il passaggio di Hamilton in Ferrari nel 2025 si è scatenato un effetto domino all’interno delle scuderie che costringono tutti i piloti ancora senza contratto alla massima attenzione. Sainz è ovviamente tra questi. Il “disoccupato vincente” osserva i molteplici scenari che gli si aprono davanti mentre è alla ricerca di un posto per la prossima stagione.
A Sainz è bastata una prestazione quasi perfetta (l’errore in Q3 che gli è costata la pole position è l’unica sbavatura del weekend all’Albert Park), a tratti sontuosa ed eroica visto il rientro in pista in tempi record dopo l’operazione per risolvere l’appendicite acuta, per diventare l’uomo del momento e riaccendere il mercato piloti. Non che il suo valore fosse sconosciuto all’interno del Circus fino a domenica scorsa. Al di là del ritiro di Verstappen, la prestazione di Melbourne ha messo in luce tutte le qualità del “Matador”: capacità di gestire gli pneumatici, emblematico in tal senso è stato il primo stint del GP in cui si è trovato a gestire le gomme gialle su una monoposto appesantita dal carico di benzina; prestazione di altissimo livello anche se in condizioni fisiche complicate e notevoli doti di stratega, già ampiamente apprezzate nella vittoria di Singapore della scorsa stagione.
“Sono ancora disoccupato per il 2025”, così Sainz al termine della gara di Melbourne che ha regalato una storica doppietta alla Ferrari. Le opzioni sul piatto di certo non mancano. È inevitabile, infatti, che un pilota così completo, veloce nel giro secco in qualifica e costante nel passo gara, possa far gola a molti team per il prossimo anno dopo l’addio forzato al Cavallino. Al momento i possibili scenari per il suo futuro sembrano essere principalmente tre, ma non è da escludere qualche altro stravolgimento, soprattutto se Verstappen deciderà di lasciare Red Bull dopo i recenti battibecchi e Alonso in scadenza di contratto prenderà decisioni per il prossimo futuro. Quel che è certo è che sarà una “silly season” 2024 pirotecnica, con un Carlo Sainz come protagonista principale.
In Audi sulle orme di papà
Il passaggio di Sainz in Audi è una delle ipotesi che più ha tenuto banco dall’annuncio del rilevamento della Sauber da parte della casa di Ingolsladt. Il marchio tedesco entrerà in Formula 1 solo a partire dal 2026, ma già ha avviato importanti cambiamenti all’interno del team. Avere il pilota spagnolo come prima guida porterebbe sicuramente grandi vantaggi per far decollare il progetto. Il rapporto di fiducia che vi è tra Audi e papà Sainz Senior, da tempo uomo di spicco della casa automobilistica e vincitore proprio in questa stagione del Rally Dakar al volante dell’innovativa RS Q e-tron, potrebbe essere uno dei fattori principali per intavolare la trattativa. I rischi però non mancano: il 2025 potrebbe essere una stagione di transizione in centro-bassa classifica che rischierebbe di sprecare il potenziale di Sainz Jr. Inoltre, l’introduzione di un V6 nel 2026 non è garanzia di immediato successo se i concorrenti godono di un’esperienza molto più ampia nella produzione di power unit per la Formula 1.
Alla Red Bull per vincere
Dopo le recenti dichiarazioni di apprezzamento per il pilota spagnolo da parte di Horner non è da escludere un suo possibile ritorno a Milton Keynes. Sainz potrebbe approdare in Red Bull sia nel caso in cui Perez, in scadenza di contratto a fine anno, non venga riconfermato dai vertici sia se si concretizzassero i rumors di un possibile addio di Verstappen, corteggiato da Mercedes, a fine stagione. A cambiare però sarebbero gli scenari: nel confronto tra Sainz e un qualsiasi altro pilota è ovvio che lo spagnolo potrebbe legittimamente giocarsi il posto da prima guida; tutt’altro discorso se dovesse scendere in pista al fianco di SuperMax, che con tre (forse quattro?) titoli mondiali ha ampiamente consolidato la sua posizione all’interno della scuderia, costringendolo a ricoprire il ruolo di seconda guida. In entrambi i casi lo “Smooth operator” di Madrid avrebbe a sua disposizione una monoposto vincente che con molta probabilità sarà il punto di riferimento anche del prossimo Campionato.
Carlos si veste d’argento
Si concretizzerebbe in questo caso lo scambio Hamilton-Sainz, ma al momento non sembra una delle piste più calde, anche perché il team principal delle “frecce d’argento” ha più volte chiarito che desidera sostituire un pluricampione del mondo con un altro pluricampione del mondo. Non è chiaro fino a che punto possa giovare allo spagnolo il passaggio in Mercedes visti gli ultimi Gran Premi, ma non è escluso che Wolff tiri fuori dal cilindro una vettura competitiva per il 2025. Un ruolo molto importante in questa situazione potrebbe rivestirlo anche Kimi Antonelli, il giovane pilota scuola Mercedes al momento impegnato in Formula 2. Se il talento del pilota italiano dovesse iniziare a brillare non è escluso che possa firmare un contratto in Formula 1 con una scuderia satellite come la Williams per poi fare il grande debutto con la “prima squadra”. In questo caso a Sainz verrebbero garantiti solo un paio di anni di contratto.
Un nuovo spagnolo per Aston Martin
All’interno della scuderia inglese il futuro di entrambi i piloti sembra molto incerto, entrambi in scadenza a fine anno, e anche in questo caso potrebbe aprirsi uno spiraglio per Sainz nel 2025. Le voci di una possibile cessione della quota di maggioranza della scuderia inglese ai sauditi di Aramco (attuale sponsor principale del team) tirano in ballo inevitabilmente il futuro di Lance Stroll. Senza la presenza economica di papà Lawrence difficilmente il pilota canadese troverà una conferma e non è da escludere che decida di lasciare la Formula 1 per passare al WEC. Unire Sainz e Alonso, suo idolo d’infanzia, nella stessa scuderia sarebbe una mossa notevole anche a livello di marketing. Tuttavia l’asturiano, dall’alto dei suoi quasi quarantatré anni, ha già dichiarato a inizio stagione che al termine del 2024 deciderà se continuare a correre o meno. È impensabile però credere che possa rimanere immune al richiamo di Red Bull o Mercedes per andare a caccia del terzo titolo e concludere la carriera in un top team. In entrambi i casi ci sarebbe posto per Sainz.
Torna a casa Sainz: l'occasione Red Bull
Altra ipotesi plausibile, ma meno probabile, è il ritorno alla Toro Rosso, attuale Visa Red Bull, dove nel 2015 ha iniziato la sua avventura in Formula 1 al fianco di Max Verstappen. Le cose non finirono nel migliore dei modi con il suo addio nel 2017 a stagione in corso. La scuderia satellite di Milton Keynes difficilmente riuscirebbe a garantire prestazioni di livello al pilota spagnolo. In più la squadra sembra aver trovato una propria dimensione con Tsunoda decisamente maturato e Lawson scalpitante (Ricciardo è ormai con un piede fuori la porta). Con l’arrivo di Sainz si rischierebbe di dover ricominciare tutto da capo.
Non ci resta che la bassa classifica
Restano le ultime della classe, Haas, Williams e Alpine, i cui piloti, fatta eccezione per Albon, sono tutti in scadenza di contratto. Sarà quasi impossibile vedere in pista Sainz con uno di questi tre team, anche perché dopo lo splendido risultato di Melbourne vorrà uscire dalla situazione di disoccupato con il miglior contratto possibile in termini economici e prestazionali della monoposto.