Come si è ridotta la Formula 1 moderna? Jeremy Clarkson sembra aver un’idea ben precisa riguardo a questo tema, e la vittoria di Carlos Sainz all’ultimo Gran Premio d’Australia potrebbe esserne la prova. Jezza, questo il soprannome con cui viene chiamato il giornalista e conduttore televisivo più amato d’oltremanica (e non solo), sulle pagine del quotidiano inglese The Sun torna ancora una volta a commentare i vari fatti dell’attualità, dal mondo dello sport e delle gare automobilistiche all’alimentazione, e poi ancora dalla piscina di Chris Horner (team manager della Red Bull) che ha scatenato l’ira dei suoi vicini alla rivoluzione interna all’esercito britannico. A quanto pare uno studio ha rivelato che “se aumentassimo la quantità di pesce che mangiamo anche solo di una porzione a settimana, non ci ammaleremo mai e che questo farà risparmiare al sistema sanitario nazionale ben 600 milioni di sterline (circa 700 milioni di euro, ndr) all’anno”. Inoltre, un’altra ricerca ha anche accertato che in questo modo “le aziende risparmierebbero 360 milioni di sterline l’anno perché nessuno sarà mai assente dal lavoro per malattia, e che di conseguenza l’economia avrà un boom”. Eppure, “ogni singola creatura marina che vive nei nostri corsi d’acqua e nelle aree costiere è fuori di testa perché sotto l’effetto della droga”...
Già, secondo quanto riportato da Clarkson “le acque reflue che si riversano nei nostri corsi d’acqua [...] sono ovviamente passate attraverso i nostri corpi. Ai vecchi tempi, quando tutto ciò che ingerivamo era cibo e birra, andava bene. Ma ora milioni di noi assumono antidepressivi ed ecstasy. E molte donne prendono la pillola. E tutta questa roba ora passa attraverso di noi, attraverso i nostri gabinetti, attraverso il sistema fognario e in tutti i nostri pesci”. Siamo sicuri che il pesce sia così sicuro come vogliono farci credere? Dalle acque del mare, Jeremy passa così a quelle della piscina di Horner, o comunque la piscina che avrebbe intenzione di realizzare nella sua villa d’epoca inglese. Il progetto ha fatto infuriare i vicini del team manager di F1, “quello che queste persone dicono è: ‘Non possiamo permetterci una piscina, quindi non vediamo perché dovrebbe averne una’ - commenta Jezza -. Onestamente, ogni giorno che passa, la situazione assomiglia sempre più alla Russia comunista”. Ma Jeremy ha anche qualche parola riguardo la decisione che da ora in poi permetterà agli ufficiali dell’esercito britannico di farsi crescere la barba, la sua chiosa è lapidaria (quanto ironica): “Non puoi mai veramente fidarti di un politico con la barba. Ecco perché non abbiamo eletto un primo ministro barbuto fino al 1885. E da allora non ne abbiamo più eletto uno”. E infine ecco la sua visione sulla moderna F1. “Solo pochi giorni - scrive Jezza - dopo l’asportazione dell’appendice, il pilota della Ferrari di F1 Carlos Sainz è volato in Australia, salito sulla sua macchina e vinto la gara. Naturalmente - continua -, molte persone considerano questo come una dimostrazione eroica di determinazione e coraggio”. Ma siamo proprio sicuri che sia così? “Carlos - continua Jezza - nella foto in ospedale poco prima della gara sembrava essere piuttosto a disagio, eppure è riuscito a gestire la sua monoposto per quasi due ore. Questa - conclude l’ex volto di Top Gear - è la dimostrazione che oggi è più difficile salire a bordo di un’auto di F1 piuttosto che guidarla”.