Da ieri Marco Bezzecchi e Danilo Petrucci non hanno più in comune solo lo stile di guida un po’ scomposto e il viscerale amore per Ducati, ma anche un sabato folle da raccontare che ha in qualche modo incrociato le loro storie. Quello che Marco Bezzecchi ha fatto in India, grazie alla maggiore visibilità della MotoGP, è già stato ampiamente raccontato, con il pilota di Viserba che, dopo un contatto alla prima curva con lo sfortunatissimo Luca Marini, s’è ritrovato praticamente ultimo e costretto a una rimonta pazzesca.
Manate di gas, cuore spalancato e ride mode impostato sulla mappa “alla forsennata” fino al quinto posto finale, con tanto di rammarico nelle interviste: “Ci fosse stato un giro in più come previsto avrei ripreso pure Binder. Di sicuro lo attaccavo, hai voglia se lo attaccavo”. Parole, quelle del Bez, che hanno raccontato, con uno sguardo ancora pieno dell’adrenalina accumulata, la storia di un ragazzo che nei pochi giri di una Sprint ha saputo piegare pure la sfiga, fin quasi a togliere i riflettori a Jorge Martin e agli altri che sono saliti sul podio. Nel sabato d’India, è un dato di fatto, il vero protagonista è stato Marco Bezzecchi, senza nulla togliere chiaramente a chi gli è arrivato davanti.
Il Bez, insomma, ha fatto qualcosa di unico. Anzi, no. Perchè dall’altra parte del mondo e dentro un altro mondiale, un altro ducatista ha fatto praticamente la stessa cosa. Con un’unica, importante, differenza: l’errore iniziale che è costato l’ultima posizione in partenza è stato suo. Di chi stiamo parlando? Di Danilo Petrucci, che a Aragon s’è reso protagonista di un’altra rimonta forsennata, anche questa fino al quinto posto, dopo essere risalito fin lì dall’ultimissima posizione.
A raccontarlo, anche sui suoi profili social, è stato pure lo stesso Petrucci: “Oggi ho fatto una delle ca**ate più grosse della mia carriera, scivolando in qualifica senza aver fatto un tempo, così sono partito ultimo ma siamo riusciti comunque a finire quinti e primo dei piloti satellite. Stamattina ero anche primo alla fine delle prove libere…” Un mezzo miracolo di Danilo Petrucci che, però, sembra più rammaricato per l’errore che gli è costato il quinto posto che per l’impresa compiuta, con il ternano che questa mattina, nel warm up, ha strappato il primo tempo, ma dovrà comunque partire dalla penultima fila nella Superpole Race prevista per le undici.