La seconda parte di stagione della Formula 1 per la Ferrari è iniziata come si era conclusa la prima, ovvero all'insegna di errori, problemi tecnici, sfortuna, decisioni controverse e polemiche.
A Spa Charles Leclerc, partito dal fondo al pari di Max Verstappen, a causa di una maledettissima visiera ha perso il treno giusto per risalire magari fino al podio e nel finale, mentre cercava di conquistare un punto extra per il giro veloce ha finito col superare il limite di velocità in pit lane, perdendo così anche il quinto posto in favore di Fernando Alonso.
Sui social, i meme si sono sprecati e Mattia Binotto, di nuovo nell'occhio del ciclone, ha provato a giustificarsi. Non ai microfoni di Sky Sport, però, a cui non ha concesso interviste, ma solo a quelli di Sky Sport UK. Un'altra scelta che farà discutere in attesa di una motivazione ufficiale.
"Ferrari rallentata dalla direttiva? No, non è certo questo il caso. Non so come abbia influito sulle altre squadre, ma per quanto ci riguarda ha influito in modo del tutto trascurabile. Quindi non è lì la risposta alla nostra mancanza di prestazioni oggi. Come ho detto, questo è il tipo di pista in cui è necessaria una grande efficienza, sia in termini di aerodinamica che di power unit, e credo che oggi le Red Bull abbiano semplicemente un pacchetto migliore da questo punto di vista".
E ancora: "Hanno avuto un miglior degrado degli pneumatici. Non aveva nulla a che fare con il fondo. Quindi non è questo il motivo. Dobbiamo quindi considerare altri tipi di ragioni per migliorare la situazione. Le Red Bull sono semplicemente state più forti di noi in questo fine settimana".
Chiosa sul finale: "Facendo fermare Charles abbiamo preso la decisione giusta. Nelle corse bisogna rischiare e noi abbiamo cercato di prendere il punto, senza però riuscirci. Non credo però che sia stato un errore anzi".