Fabio Quartararo è stato tra i protagonisti assoluti dei tre giorni di test a Sepang. Costantemente tra i più veloci, è stato l’unico pilota in grado di interrompere l’egemonia Ducati tra i primissimi posti in classifica. Il fatto che Yamaha avesse già lavorato a Sepang durante lo shakedown ha inizialmente sospeso i giudizi riguardo l’effettivo miglioramento della moto, ma col passare dei giorni il grande step in avanti fatto dalla M1 è stato sempre più chiaro.
Il miglior crono firmato da Fabio Quartararo è stato un 1’56”7 fatto segnare il venerdì, valso il terzo posto nella classifica dei tempi ad appena due decimi da Alex Marquez e Francesco Bagnaia, rispettivamente primo e secondo. Due decimi sono anche il gap tra il francese e Franco Morbidelli, quarto; più distante invece Marc Marquez, quinto a tre decimi.
“Yamaha ha fatto più progressi questo inverno rispetto agli ultimi cinque anni”, ha spiegato Fabio Quartararo ai microfoni dei colleghi di Motorsport al termine del venerdì di Sepang. “Qui il mio giro più veloce l’ho fatto lo scorso anno in 57,5, quindi siamo migliorati di oltre otto decimi. Credo che negli ultimi cinque anni siamo migliorati soltanto di sei invece”, ha raccontato Quartararo. I dati, quindi, confermano quasi totalmente le ottime sensazioni del francese.
Nel 2019 Fabio Quartararo ha firmato la pole position in Malesia in 1’58”3. Nel 2024 il tempo è sceso appunto a quell’1’57”592 che gli è valso l’ottavo posto in griglia di partenza. Quartararo ha ragione: quest’inverno Yamaha si è tolta di dosso otto decimi rispetto alla passata stagione, nei cinque anni precedenti, invece, il miglioramento è stato solamente di sette.
“L’anno scorso il problema più grande è stato il giro secco perché per noi è sempre difficile sorpassare", ha poi continuato Fabio. "Il ritmo gara non è mai stato un problema, lo era partire dalla P15”. Nessuna simulazione di gara o Sprint al venerdì per lui, ma due brevi test per provare le configurazioni della M1 con gomme usate: “Ho fatto sei giri con una configurazione, poi altri sei con un altro assetto e gomma nuova. È andata bene ma non tanto quanto Marc Marquez, lui aveva un passo sul 57”. I progressi possono quindi confortare Yamaha che si trova, a quattro mesi di distanza, a confrontarsi con rivali completamente diversi rispetto a quelli della 'coppa giappone' combattuta lo scorso anno con la Honda: “L’anno scorso eravamo in P12, oggi guardiamo il ritmo di Bagnaia, Marc e Alex Marquez che qui sono i più veloci”.
Prima dell’inizio di stagione, adesso, l’ultimo test a Buriram, in Thailandia: “Qui a Sepang è stato soltanto un test, ma penso che sia andato abbastanza bene e possiamo essere felici ma restiamo calmi”, ha concluso Quartararo. Restano, infatti, alcune difficoltà per i piloti Yamaha. Tra shakedown e test il problema principale è stato legato alla carenza di grip, in particolare nelle curve lente. Se questo problema è via via scemato grazie all’asfalto sempre più gommato, il test in Thailandia, su una delle piste con meno grip della stagione, sarà un’ottima occasione per sistemare anche gli ultimi dettagli in questo senso.