Che cosa si nasconde dietro al segreto del successo di Jannik Sinner? Un talento che lo ha portato, a soli 22 anni, a diventare il tennista numero uno al mondo ma non solo. La famiglia di origine ha sicuramente giocato un ruolo decisivo nel suo percorso verso il successo, dandogli la possibilità di crescere in un ambiente che ha sempre incoraggiato i suoi sogni. I genitori hanno sostenuto il campione altoatesino fin da quando ha iniziato a mostrare interesse per lo sport, prima nello scii e poi nel tennis. Hanno riconosciuto presto il suo talento e la sua passione, facendo sacrifici significativi per permettergli di perseguire il suo sogno. Non sempre, però, erano disponibili. Hanspeter e Siglinde lavoravano entrambi nel settore della ristorazione e, tuttora, il padre lavora nel team di Jannik come chef. La mamma era sempre molto indaffarata. Quando perdeva i primi match, Sinner la chiamava e lei rispondeva: ‘’Scusami, ma non ho tempo per parlare, devo lavorare’’. Ma nonostante le loro occupazioni impegnative, non hanno mai esitato a fare il possibile per il futuro del loro figlio. Quando Jannik ha deciso di concentrarsi seriamente, la famiglia ha preso la decisione di spostarsi per permettergli di allenarsi nelle migliori condizioni possibili. Il supporto morale è stato fondamentale per lo sviluppo del giovane talento. Anche il fratello maggiore e adottivo, Mark, ha avuto un ruolo importante, offrendo supporto morale e fungendo da figura di riferimento durante la sua crescita: ‘’Lui è una figura su cui posso sempre contare’’, ha dichiarato Jannik in un’intervista. La stretta unità familiare ha creato un ambiente positivo e motivante, in cui Sinner ha potuto crescere e consolidarsi. La famiglia ha svolto un ruolo fondamentale nella sua ascesa nel mondo del tennis. Il loro supporto, sia pratico che emotivo, ha fornito le basi necessarie per eccellere e diventare uno dei talenti più promettenti del tennis mondiale.
Allenatori, medici, mental coach e manager
La passione per il tennis nasce verso i 14 anni. I suoi primi maestri, Heribert Mayr e Andrea Spizzica, lo segnalano ad Andreas Seppi, ex tennista originario di Bolzano. Da quel momento, Jannik viene affidato al Tennis Centre di Riccardo Piatti, il suo allenatore principale. Piatti, con un'esperienza decennale - e un passato da coach di giocatori come Novak Djokovic, Maria Sharapova e Richard Gasquet - ha riconosciuto il talento di Sinner e ha lavorato instancabilmente per sviluppare il suo gioco, concentrandosi su tecnica, strategia e preparazione mentale. Accanto a Piatti, anche Andrea Volpini ha avuto un ruolo rilevante come secondo allenatore, apportando ulteriori competenze tecniche e strategiche. Successivamente Simone Vagnozzi e Darren Cahill hanno ricoperto rispettivamente i ruoli di coach e super coach. ‘’Il mio ruolo è trasmettergli la mia esperienza’’, ha dichiarato Darren, ex tennista ed ex numero 22 al mondo. Vagnozzi si occupa di gestire la quotidianità, mentre Cahill supervisiona e rifinisce i tornei più importanti. Dal punto di vista fisico, Umberto Ferrara, il preparatore atletico di Sinner, ha progettato un regime di allenamento rigoroso per ottimizzare la forza, la resistenza e l'agilità del giovane atleta: requisiti essenziali per competere ai massimi livelli del tennis professionistico. La salute e la prevenzione degli infortuni sono state affidate a un team di medici esperti: il fisioterapista Giacomo Naldi e l’osteopata Andrea Cipolla hanno lavorato costantemente per mantenere Sinner in ottima forma fisica, affrontando eventuali problemi fisici con trattamenti e terapie mirate. Anche Riccardo Ceccarelli, mental coach, ha giocato un ruolo cruciale. Ceccarelli ha aiutato Sinner a sviluppare una mentalità vincente, gestendo la pressione delle competizioni e rafforzando la sua resilienza emotiva. La preparazione mentale è infatti un aspetto fondamentale nel tennis, dove la concentrazione e la gestione dello stress possono fare la differenza tra vittoria e sconfitta. Il team include anche i manager Alex Vittur e Lawrence Frankopan, che si occupano degli aspetti organizzativi e commerciali della carriera del tennista, permettendogli di focalizzarsi esclusivamente sul miglioramento del suo gioco. Grazie a questo gruppo di professionisti dedicati, Jannik Sinner ha potuto emergere rapidamente nel circuito ATP, diventando uno dei giocatori più promettenti della sua generazione.
L'aiuto degli avversari
Jannik Sinner ha beneficiato non solo del lavoro del suo team, ma anche dell'ispirazione e del confronto con altri grandi giocatori di tennis che hanno contribuito indirettamente al suo successo. In primo luogo, il sopracitato Andreas Seppi, anche lui altoatesino. Uno dei veterani del tennis italiano, che ha rappresentato un punto di riferimento per Sinner. Roger Federer e Rafael Nadal, due leggende del tennis, hanno avuto un'influenza significativa. Guardando i loro incontri e studiando il loro approccio al gioco, Jannik ha imparato l'importanza della disciplina, del duro lavoro e della mentalità vincente. Inoltre, ha avuto l'opportunità di allenarsi e giocare contro Nadal, un'esperienza che ha ulteriormente rafforzato le sue competenze e la sua sicurezza in campo. Anche Novak Djokovic ha avuto un impatto su Sinner. È stato spesso menzionato dal campione come un modello per la sua straordinaria resistenza mentale e fisica. Le partite contro Djokovic, in particolare nei tornei del Grande Slam, gli hanno fornito un'esperienza inestimabile, mettendolo alla prova contro uno dei migliori giocatori del mondo. Altri giocatori della sua generazione, come Alexander Zverev e Stefanos Tsitsipas, hanno contribuito al suo sviluppo. Competere contro questi giovani talenti ha spinto Sinner a migliorare costantemente, alimentando la sua ambizione di emergere tra i migliori della sua epoca. In qualche modo, ognuna di queste persone ha contribuito al successo di Jannik. Grazie al sostegno della famiglia, dei colleghi professionisti, di medici e collaboratori, è riuscito a scalare la vetta del tennis mondiale.