Classe 1999, Alberto Razzetti, ma per tutti, telecronisti compresi, “Razzo”, uno dei pilastri della giovane Italia del nuoto azzurro, che promette sicuramente di farci divertire ai Giochi Olimpici di Parigi 2024. Il Mondiale di Doha ha acceso i riflettori su di lui, viso pulito e tanta umiltà lo contraddistinguono nonostante l’aumentare dei successi in campo internazionale. Ha iniziato a nuotare sin da piccolo, grazie a mamma Barbara che lo portava ai soliti corsi di scuola nuoto che non lo entusiasmavano molto, come dice spesso: ”Non mi piaceva tantissimo, ricordo che facevo impazzire i maestri perché mi annoiavo e volevo sempre giocare. Poi però mi divertivo perché c’erano gli amici”.
Dalla noia delle prime volte in piscina, a essere diventata la sua vita, la sua passione e un lavoro che lo riempie di soddisfazioni già dal 2015 dove agli EYOF vince un’oro nella staffetta, ma il suo talento viene fuori con calma infatti solo nel 2018 arrivano le prime conferme a livello italiano prima con un bronzo e poi il primo oro nei 200 misti, la sua specialità che negli anni lo porta a conquistare più volte il primato assoluto, lottando contro il suo stesso tempo per migliorarsi. Nel 2020 il cambio di allenatore e piscina per trovare nuovi stimoli, quelli che l’hanno portato agli Europei di Budapest consapevole di poter dire la sua, e conclusi con ben due medaglie un bronzo nei 200 misti e un’argento nei 400.
Ma il sogno di ogni atleta è la competizione a cinque cerchi, e nel 2021 arriva la prima Olimpiade chiusa con un’ottavo e un nono posto, tirare le somme di questo evento è complicato ed i sentimenti sono contrastanti, se la felicità dell’aver preso parte all’Olimpiade era tanta non colmava l’amaro di non esser riuscito a fare di più. Ma non è stato questo a far preoccupare il Razzo, che già ai Mondiali di Abu Dhabi 2021 nel giro di qualche ora riesce a conquistare prima l'oro nei 200 farfalla e poi il bronzo nei 200 misti. Da qui inizia la sua scalata, nel 2022, in casa, agli Europei di Roma, vince tre medaglie, un oro nei 400 metri misti, un argento nei 200 metri misti ed un bronzo nei 200 metri farfalla. Nell’anno successivo invece sigla i nuovi record italiani nei 200 e nei 400 metri misti agli assoluti, mentre agli Europei in corta di Otopeni trova l'oro nei 400 metri misti, firmando il nuovo record della competizione in 3'57"01, e due argenti nei 200 metri farfalla e nei 200 metri misti. Nel 2024 partecipa ai Mondiali di Doha, dove conquista la medaglia d'argento nei 200 metri farfalla, diventando il primo italiano a salire sul podio iridato in tale specialità, e la medaglia di bronzo nei 200 metri misti.
La sua specialità sono i misti, una gara complessa, che porta ad essere dei nuotatori completi, ad essere astuti e a sapere come dosare l’energie, Alberto sa qual’è il suo tallone d’Achille, il dorso, ma sa anche cosa fare per cambiare questa cosa: “Sono preparato al fatto che gli altri risalgano con il dorso, cerco di non farmi prendere dall’agitazione, poi quando mi giro a rana mi sento a mio agio, vedo che recupero e questo mi aiuta a ricostruire bene la gara. E adesso? Sappiamo bene cosa vogliamo fare e che tipo di lavoro fare per migliorare”. Una vita di sacrifici con ben 10 allenamenti in acqua, tra doppie sedute e l’aggiunta della palestra dove lavora con carichi giusti che lo aiutano poi a dosare le energie in vasca.
Ligure e sportivo di nascita, lui che se non nuota lo sport lo segue perchè il fil Rouge è il concetto di competizione, dal Genoa alla Formula 1, come ha detto: “So qualcosa un po’ di tutto. I miei preferiti restano quelli motoristici e il calcio. Sono un super appassionato di Formula 1 e Moto Gp e un grande tifoso del Genoa, ma in tv guardo tanti eventi e cerco di imparare”. Ora nell’anno olimpico, iniziato al meglio, Razzo non ti resta che continuare a lavorare, sognare in grande e come dice il tuo idolo, Ryan Lochte, divertiti perchè è questo che importa davvero nella vita.