Classe 2003, a soli 20 anni Ekaterina Antropova - ormai conosciuta al grande pubblico come “Kate” - è già una delle pallavoliste più promettenti del campionato italiano ed internazionale. Nata a Akureyri, in Islanda, da genitori di origine russa, a soli due anni si trasferisce con la famiglia a San Pietroburgo dove trascorre infanzia e parte dell’adolescenza, crescendo trasportata dalla passione per lo sport, un grande punto di contatto con il resto della sua famiglia: la madre è stata infatti portiere di pallamano e il padre ha giocato a basket con il ruolo di pivot. Da subito quindi la bambina è stata introdotta allo sport, iniziando a praticare danza e ginnastica artistica, ma spostandosi presto sulla pallavolo anche grazie a un'altezza che fin dall'infanzia si è dimostrata molto sviluppata. Da qui la decisione della madre, visto il talento della figlia già particolarmente evidente, di tentare il tutto per tutto con un trasferimento in Italia perché - spiegherà la ragazza - "in Italia c’è una grande cultura legata alla pallavolo, con allenatori preparati e competenti".
Sicuramente una scelta di vita non facile che portato madre e figlia in Calabria, dove la madre aveva contatti, per poi spostarsi velocemente a Novara dove Gianni Caprara, celebre allenatore e la moglie Irina Kirillova grande giocatrice russa e oro alle Olimpiadi di Seoul 1988 con l’allora Unione Sovietica, indirizzano le due verso una delle realtà migliori per la crescita di giovani: la Volley Academy Sassuolo. Da lì emergono subito le grandi abilità di Ekaterina tanto che viene promossa in prima squadra in A2, per la quale giocherà la stagione 2020-2021 e dopo poco più di un anno verrà promossa in A1 dove gioca attualmente per la Savino del Bene Scandicci.
Il resto è presente: nonostante la giovane età Antropova nella stagione 2022-2023 ha messo a segno 487 punti in 108 set giocati con 53 ace, 58 muri e il 28% di efficienza offensiva che non hanno fatto altro che lanciare la giovane giocatrice tra le grandi di questo sport. A livello internazionale Ekaterina si è già fatta notare trionfando con la Savino del Bene Scandicci nella stagione 2021-2022 la Challenge Cup e nella stagione 2022-2023 la Coppa CEV in entrambi i casi premiata come migliore giocatrice del torneo. Ad aiutarla sicuramente una tecnica di grande livello promossa da doti fisiche e atletiche molto congeniali al gioco di cui, da non sottovalutare, l'altezza straordinaria: 202 centimetri, "dono di famiglia" grazie al padre ex giocatore di basket.
Non è tutto semplice però nella favola di Kate: la storia con la Nazionale italiana infatti inizia nel 2017 quando la pallavolista viene convocata per un collegiale con la nazionale Under 16 e in quel momento si apre un contenzioso al TAS di Losanna, vista la macata cittadinanza italiana della ragazza. A quel contenzioso segue successivamente tutto un iter burocratico che culmina con la delibera del Consiglio dei Ministri, che su proposta del Ministro dell'Interno, ha portato il 10 agosto 2023 al conferimento della cittadinanza italiana in suo favore dopo quasi sei anni da quella convocazione del 2017.
A questo punto Ekaterina è ufficialmente Italiana e l’ormai ex ct della Nazionale Italiana Davide Mazzanti decide di convocarla per l’Europeo che sarebbe iniziato il 15 agosto all'Arena di Verona e si sarebbe concluso il 3 agosto a Bruxelles in Belgio. Ecco le parole che “Kate” ha espresso appena ricevuta la notizia della convocazione: “Essere stata convocata con la nazionale italiana è stata un'emozione unica. [...] Avrò modo di confrontarmi con le migliori giocatrici mondiali e sarà interessante vedere dal vivo tutte quelle pallavoliste che ho seguito finora alla televisione. I tuoi modelli ora diventano le tue avversarie”. Purtroppo l’Europeo 2023 non si è concluso come l’Italia e le singole giocatrici si sarebbero aspettate ma nonostante ciò Kate ha dimostrato di poter confrontarsi, a pari livello, con giocatrici del calibro di Tijana Bošković, opposto della nazionale serba, o Melissa Vargas, opposto della nazionale turca. A questo punto sorge una domanda: potrà Ekaterina arrivare ad essere l’erede della stella Paola Egonu? A questo quesito solo il tempo potrà darci una risposta.