"Go Kimi go!", scrive Valentino Rossi sotto al suo ultimo post pubblicato su Instagram che lo ritrae, nel weekend in cui ha corso la 8h del Golfo a Dubai, in compagnia del giovanissimo Andrea Kimi Antonelli. Classe 2006, bolognese, stellina del Junior Mercedes-AMG Petronas Motorsport dall'aprile 2019 e giovane scoperta di Mr Toto Wolff, boss della Mercedes in Formula 1, che una volte scoperto il talento precoce dell'italiano ha deciso di metterlo sotto contratto e di accompagnarlo nella sua scalata verso il sogno della massima serie.
Nel 2019 quando è entrato a far parte dell'Academy Kimi aveva solo 13 anni e la sua carriera sui kart si dimostrava già un ottimo segnale verso il futuro: così Kimi, ragazzo da tutti descritto come serio e con la testa sulle spalle, non ha deluso le aspettative di chi ha creduto in lui. Da quel 2019 le cose si sono mosse velocemente e, nonostante gli imprevisti lungo il percorso, sono andate nella direzione giusta.
Il 2020 per lui è stato un anno particolarmente difficile: dopo i successi nel Campionato d’Europa OK, nell'Euro Series WSK e il trionfo nel Campionato Italiano ACI Karting, Antonelli sperava di chiudere la stagione con un felice epilogo a Portimao, nel campionato del mondo OK. Un incidente al primo giro però lo ha costretto a un lungo stop, a causa della frattura composta di tibia e metatarso sinistri. Il campioncino però si è perso d'animo ed è tornato a correre, chiudendo la carriera kart e passando alle monoposto: nel 2022 Prema ha scommesso su di lui e lo ha portato al Campionato Italiano di Formula 4 e in quello tedesco della stessa categoria dove, all'esordio, ha dominato e vinto entrambi i titoli. Ulteriore passo avanti in questa stagione dove Kimi seguirà il Formula Regional Middle East guidando per il team Mumbai Falcons e il Formula Regional europea con il team Prema.
Intervistato da MOW il giovane pilota ha svelato il significato del suo particolarissimo secondo nome che, ben presto, per la stampa ha soppiantato il ben più comune Andrea: "I miei genitori volevano darmi un secondo nome straniero e un loro amico gli ha suggerito Kimi. A loro piaceva, stava bene con Andrea e con il mio cognome, e me l'hanno dato. Poi tutti hanno iniziato a chiamarmi Kimi e la carriera in pista crea subito il collegamento con Raikkonen ma no, non è voluto. Non c'entra niente con lui!".