Classe 1996 Joseph Lee Burrow è nato con il pallone tra le mani. Figlio d’arte -suo papà Jim è un ex coach di football- iniziò la sua carriera sportiva nel basket dove, fin da subito, emerse la sua capacità di fare la differenza. Si racconta che un giorno, dopo che fece recuperare punteggio alla sua squadra, portandola alla vittoria, il coach andò dai suoi genitori e disse che Joe non avvertiva la pressione, era freddo, una dote che nello sport è fondamentale.
Dopo un po’ cambia rotta e segue le orme di suo padre e dei suoi fratelli: inizia a giocare a football. Lui, un talento innato, non ha mai ceduto alle critiche, nemmeno quando i suoi coetanei gli dicevano che non avrebbe combinato mai nulla in questo sport. Ma Joe ci crede, abbassa la testa e si allena. Determinato, instancabile, umile, fa di questa passione la sua intera vita. Dopo il liceo si iscrive all’università dell’Ohio, ma, come tutti i percorsi che si rispettino, la scalata verso la meta è ripida e non priva di ostacoli. I primi anni sono difficili, li trascorre in panchina disputando partite sporadiche, senza ottenere quella fiducia e stima che un ambizioso ragazzo di diciotto anni meriterebbe.
Il pensiero di mollare lo avrà sfiorato più volte così come la voglia di ascoltare le voci altrui che, alle orecchie di un ventenne, pesano come macigni: magari non si stavano sbagliando, magari era solo un giovane ordinario destinato a restare in un limbo di mediocrità. Joe però non cede, procede verso il suo sogno anche se questo vuol dire allontanarsi da casa: si iscrive all’Università della Louisiana che vanta una prestigiosa squadra di football ormai crogiolata sui successi passati. Joe arriva come un fulmine a ciel sereno ed il coach sceglie di dargli fiducia rendendolo fin da subito titolare e da qui, l’ascesa di Jackpot Joey ha inizio.
Riporta la squadra al successo e si distingue per la sua personalità e leadership, è preciso e freddo e a chi lo intervista dice “io ve lo avevo detto”. Ben presto diventa l’uomo dei record, colui che riesce laddove gli altri falliscono ed i Bengals -squadra non molto fortunata nell’Nfl di cui è attualmente il quarterback- nominano Joe prima scelta assoluta nel Draft del 2020. Ancora una volta, le statistiche di Joe Cool (chiamato così per la sua capacità di restare freddo sotto pressione) non sbagliano: Joe mette a segno un inizio stagione brillante, rompendo il record per un rookie ed ottenendo complimenti da altri quarterback consolidati come Mayfield.
Tuttavia, nonostante i successi e la bravura, non è immune alla fatica e lo stress che uno sport come il football professionistico porta: la sua prima stagione si chiude bruscamente a causa di un brutto infortunio che avrebbe potuto mettere fine alla sua carriera. Durante il campionato successivo ha guidato i Bengals al Superbowl -per la terza volta nella loro storia- dal quale ne uscirono sconfitti ma con onore. Ma fu la stagione 2022 che vide uno scontro cruciale: Burrow contro Mahomes, due quarterback della nuova guardia affamati di vittoria. La nuova era dunque si scontra, c’è chi parla di duello per il trono di miglior quarterback, chi considera Burrow la “criptonite” di Mahomes, altri li paragonano a Brady e Manning. In questa occasione, i Chiefs battono i Bengals e si avviano verso la vittoria del Superbowl 57, dove viene consacrato il genio di Mahomes, che, anche l’anno successivo, guiderà la squadra alla vittoria.
La stagione 2023 per Burrow è stata una delle più dure a livello fisico e mentale; dopo un’estensione contrattuale con i Bengals, che lo rende il giocatore più pagato su base annuale, si infortuna a inizio stagione. Lo stop definitivo avviene durante l’undicesimo turno dove, a seguito di un ulteriore infortunio, viene annunciato che Burrow avrebbe perso il resto della stagione. Momenti difficili per il quarterback che tuttavia, non ha mai nascosto la sua intenzione di tornare in campo seguendo una riabilitazione serrata e allenamenti mirati. Durante una recente apparizione al podcast dei fratelli Kelce presso l’università di Cincinnati, i campioni si lasciano andare a battute sul gioco e sui rispettivi stili, scambiandosi reciproche frecciatine. Il quarterback ha fatto trapelare tutta la sua voglia di tornare in campo e vincere ma si sa, nell’NFL nulla è prevedibile. Tempo fa, in un iconico post su Instagram aveva scritto: “Scusate per il tempo perso. Il ritorno del Jedi…” ed i fan attendono trepidanti.