La storia di Simone Biles non è solo fatta di successi; tante difficoltà si sono susseguite durante la vita dell’atleta. Dall’affido alle molestie subite in nazionale, dagli infortuni al periodo di stop per recuperare la propria salute mentale. Queste Olimpiadi sono per lei una indubbia rivincita. Sono vittorie che sanno di riscatto, condivise con la famiglia e il marito Jonathan Owens. Ma è proprio Owens a far discutere in questi giorni, tra polemiche ed attacchi social.
La foto che li ritrae insieme dopo la vittoria nella competizione a squadre, mentre lui indossa una delle sue medaglie, ha creato scompiglio tra i fan della ventisettenne. “Ma lo sa che non è lui ad aver vinto?” scrivono alcuni “lasciale la medaglia, non sei tu il premio” dicono altri. Un nome che divide quello di Owens, un nome che ancora oggi, dopo quattro anni di relazione, attira commenti di odio. Ma quindi chi è il cosiddetto “mr Biles” e perché il suo nome fa discutere tanto? Jonathan Owens è il ventinovenne giocatore di football che quattro anni fa ha rubato il cuore della ginnasta. Per capire perché i fan della Biles sono così divisi sulla sua figura, bisogna fare un passo indietro, fino ai primi anni di carriera di Owens. Owens, cresciuto a Saint Louis, entra in NFL nel 2018 ed attualmente milita nei Bears. La storia d’amore con la Biles, inizia nel 2020 durante la pandemia quando i due si scambiano i primi messaggi su una app di incontri. Il safety dei Bears, racconta in un intervista com’è nato il loro amore e sono state proprio le sue dichiarazioni ad essere oggetto di discordia.
Fu lei a contattarlo per prima e, come Owens sottolinea a più riprese, lui non sapeva chi fosse considerando sé stesso come quello ambito tra i due, un cosiddetto “premio”. Inoltre, aggiunge, che non avrebbe notato Simone se non fosse stata lei a fare il primo passo e che non era mai stato interessato alla ginnastica prima di conoscerla davvero. Una dichiarazione che ha fatto infuriare i tifosi della Biles i quali ci hanno subito visto del marcio. “Narcisista”, “tossico”, “red flag”… è così che molti sui social additano Owens considerandolo come un uomo che non riesce a sopportare che sua moglie brilli più forte di lui. Sembra infatti assurdo agli occhi dei fan più ortodossi che un uomo, per giunta sportivo di mestiere, possa non conoscere il nome della ginnasta olimpica più famosa in circolazione, portando a pensare che in realtà stesse mentendo e che, alla base del suo interesse per la Biles, ci fosse solo la sua fama.
Certo, se mettessimo a confronto la notorietà di Simone con quella di Jonathan Owens ci renderemmo conto delle evidenti disparità. Lui, giocatore professionista di discreta fama, non iniziò la sua carriera nel migliore dei modi. Nella sua prima stagione rimediò un infortunio che lo tenne fuori per tutto il campionato, nella seconda riuscì a fare il proprio debutto ma fu solo due anni dopo che la sua carriera nell’NFL iniziò a decollare. Dall’altra parte c’è la Biles che non è solo una ginnasta pluridecorata di fama mondiale ma è anche un’icona di determinazione e perseveranza, simbolo di coraggio, quel coraggio che non le è mancato alle Olimpiadi di Tokyo quando scelse di ritirarsi.
Un ritiro amaro, un ritiro che la tenne lontana dalla pedana per ben due anni e nel quale, come ha dichiarato nel suo recente documentario, si è dedicata alla sua salute mentale. La Biles dal canto suo, ha difeso a più riprese Owens, sottolinenando come il suo sostegno sia stato, ed è ancora, fondamentale in ogni momento della sua carriera. Haters a parte, se si osservasse l’altra faccia della medaglia, si potrebbe vedere una coppia di giovani innamorati che si supportano a vicenda nei rispettivi sport. Da un lato la Biles, spesso presente alle partite del marito, dall’altro Owens che la supporta sui social e non solo, si mostra come un compagno fiero ed attento, che non perde occasione per dire quanto sia orgoglioso di lei.
Il controverso Jonathan Owens è scoppiato in lacrime quando, il giorno del loro matrimonio, ha visto Simone comparire sulla navata. Owens che in questi giorni ha preso una pausa dai training camp ed è volato a Parigi per sostenere la sua dolce metà. Lo stesso Owens che tra gli spalti, accanto alla famiglia della Biles, segnava con carta e penna i punteggi di Simone ed assisteva, con occhi sognanti, al capolavoro di colei che stava scrivendo la sua leggenda. Ed infine riprendendola adorante durante l’all around dove la ginnasta ha vinto il suo sesto oro. La definisce “the greatest” -la più grande- forse zittendo una volta per tutte coloro che sostengono che Owens non riconosca il suo talento. Se sia effettivamente un principe o un lupo cattivo nella storia della Biles sarà il tempo a dirlo, tutto ciò che per ora possiamo affermare con certezza è che la leggendaria Simone sembra finalmente felice e nella sua miglior forma mentale e fisica ed il mondo dello sport non potrebbe esserne più fiero.