Se l’è vista brutta e il gran botto fatto a Suzuka, anche se mai perfettamente chiarito, deve essere stato di quelli che qualche pensiero anche sul futuro lo fanno venire. Luca Marini, però, una cosa l’ha messa in chiaro sin da subito: “Uno dei primi pensieri è stato che volevo tornare in moto”. “Paradossalmente – ha poi proseguito - ho anche dei ricordi molto divertenti di quello che è successo prima e dopo la botta. Ho cercato di vederla in un'ottica positiva, cercando di imparare da quello che è successo e cercando di migliorare anche io come persona. Dal letto dell'ospedale non vedevo l'ora di riprovare una moto, di vedere come stavo: la sensazione dentro era buona. Questo è quello che amo fare".

Vuole tornare, ha smania di esserci e l’ha dimostrato anche subito dopo il rientro in Italia, presentandosi nel paddock della Superbike e nel box della Honda in occasione del round italiano del World SBK e, adesso, schierandosi di nuovo nel box della Honda ora che la MotoGP è arrivata al Mugello. Scambi con gli ingegneri, cuffie messe al muretto durante le FP1 per non perdersi niente del turno in pista e, beccato da Sky, parole che non lasciano spazio a troppi dubbi su quale sarà il suo futuro più immediato. "Mi sento già molto fortunato a essere tornato qui e a stare quasi bene per come è stato l'incidente – ha detto - Bisogna anche prendere quello che c'è di positivo. Adesso ho ricominciato a allenarmi, nel giro di due settimane potrei essere in una forma sufficiente per correre”.
L’obiettivo è chiaro, ma serviranno comunque tempo e prudenza, anche se il momento è quello che è e per Luca Marini c’è l’assoluta necessità di mettere nel sacco qualche punto per non rischiare di ritrovarsi tagliato fuori da HRC, visto che il suo contratto è in scadenza. Di mercato, però, sembra che Luca Marini non voglia neanche parlare, dopo aver detto già a suo tempo di sentirsi tranquillo e di essere già al tavolo di discussione con i dirigenti di HRC.
L’infortunio potrebbe aver cambiato le cose? Impossibile da capire. Quello che invece è sicuro è che un pilota ha sempre e solo un modo per garantirsi prospettive: correre. “Tornare a farlo è il nostro obiettivo - ha detto ancora Marini - quello che stiamo cercando di fare è tornare prima dell'estate, avrò un altro check questo weekend. Per Assen è realisticamente impossibile e prematuro: ancora non mi sono allenato adeguatamente. Anche se non ho più dolore da nessuna parte, non sono proprio in forma per guidare una MotoGP. Abbiamo per fortuna un test a Brno dopo Assen, che potrebbe essere un'ottima occasione per tornare in moto e fare qualche giro per poi essere magari all'ottanta per cento al Sachsenring”.
Il resto lo faranno i manager, ma l'impressione è che lo farà anche Jorge Martin. Perchè se il campione del mondo dovesse davvero rescindere anticipatamente il contratto con Aprilia, allora per Luca Marini potrebbe non essere così facile continuare a avere una sella in Honda. Se, invece, Jorge Martin resterà dove sta anche nel 2026, per Marini la strada verso il rinnovo sarà tutta in discesa, visto che anche Romano Albesiano ha recentemente speso parole di grande stima per lui. Tanto che nel paddock c'è chi si dice pronto addirittura a scommettere che, se Honda dovrà fare un scelta, potrebbe essere Joan Mir (nonostante un contratto fino al 2027) a dover salutare tutti dopo tre stagioni nel box di HRC.
