Una gufata o un tributo al pilota che ha vinto le ultime tre edizioni del GP d’Italia al Mugello? Signori, se non ve lo siete chiesto vuol dire che siete totalmente privi di malizia. Perché a noi, che invece siamo maliziosi al limite del maligno, il dubbio c’è venuto e pure con una certa insistenza quando, smanettando sui social, ci siamo imbattuti sul reel di DAZN Spagna che promuove un documentario appena realizzato su Pecco Bagnaia. Proprio adesso? Proprio alla vigilia del GP in cui non è così scontato che il pilota Ducati che vincerà non è uno spagnolo di cognome Marquez e di nome Marc o Alex? Dai, un po’ di gufata suona.

Va be’, facciamo finta di non averlo pensato e proviamo, piuttosto, a sposare l’ipotesi che invece sia un vero e proprio tributo a un pilota che s’è messo in tasca tre titoli mondiali e che in MotoGP negli ultimi quattro anni se li è giocati tutti fino all’ultimo vincendone due. Esprimendosi al massimo del suo talento e delle sue caratteristiche proprio su quel circuito che nel prossimo fine settimana sarà teatro del GP d’Italia: il mitico Mugello. Con tante curve a destra (che non sconfinferano più di troppo a Marc Marquez) e uno storico che parla chiaro: Pecco ha vinto le ultime tre edizioni. E quest’anno vorrà riprovarci, magari per raddrizzare una stagione che fino a qui è stata tutt’altro che entusiasmante. La spinta in più gliela daranno di sicuro i tifosi italiani, mentre sopra la Desmosedici ci sarà il solito Pecco. Un Pecco che, come descrive proprio il documentario di DAZN, è puntiglioso al limite del maniacale, attento a ogni dettaglio e sempre lì a confrontarsi su questioni tecniche con gli ingegneri. Quanto di più distante, come sembra mettere in luce proprio DAZN Spagna, dall’immagine che invece si ha di Marc Marquez: uno che salta in sella e spinge al massimo e basta.

Chi conosce bene Marc Marquez, però, sa anche molto bene che un conto è l’immagine che arriva e un’altra è la realtà dei fatti. Con Pecco e l’otto volte campione del mondo che sul voler analizzare e studiare tutto sono più simili di quanto si possa credere o di quanto possa raccontare un documentario. Studieranno e analizzeranno tutto anche nel fine settimana che sta per cominciare al Mugello, mentre di diverso ci sarà sicuramente lo stato d’animo con cui i due varcheranno (o hanno già varcato) i cancelli dello storico circuito toscano.
“Sono stato molto veloce e competitivo qui negli ultimi anni – ha ricordato Pecco Bagnaia nell’ormai immancabile comunicato del mercoledì che precede il GP - il tifo e l’atmosfera poi saranno speciali e quindi non vedo l’ora di essere in pista. Il Mugello è uno dei tracciati più belli del mondo, da lasciare senza fiato: alcuni tratti della pista e sequenze di curve sono impressionanti. Stiamo lavorando sodo, siamo tornati sul podio, ci voleva per il morale di tutta la squadra. Non lasceremo nulla di intentato qui”. Non lo farà lui e non lo farà di sicuro neanche Marc Marquez, che al Mugello ha vinto una sola volta, esattamente undici anni fa. “Sarà la prima volta per me al Mugello con i colori del Ducati Lenovo Team – dice - Sarà sicuramente una gran bella emozione scendere in pista davanti a tutti i ducatisti. Il tracciato del Mugello poi, grazie al suo layout e al lungo rettilineo, è capace di esaltare al meglio le caratteristiche della Desmosedici GP. Sarà una settimana impegnativa, anche a livello di eventi, ma possiamo fare bene. Arriviamo da un GP praticamente perfetto, non sarà facile ripetersi qui, in tanti andranno forte, ma possiamo dire la nostra perche siamo in un buon momento di forma”.