Arrivava dal "miglior venerdì da un po' di tempo a questa parte". Ogni volta che le telecamere della regia internazionale lo pescavano nei box trovavano un pilota sorridente, calmo, con la sicurezza dipinta negli occhi. Dopo le Prequalifiche aveva detto di sentirsi a posto sul passo gara, di non aver forzato sul time attack perché erano i primi giri del weekend con la soft posteriore e rischiare troppo non serviva: l'obiettivo dopotutto era entrare in top ten e Pecco Bagnaia l'ha centrato in scioltezza, con un quinto tempo condito da ottime sensazioni sulla Desmosedici GP24. Oggi il campione del mondo in carica ha approcciato il sabato di Austin senza che la notte gli facesse perdere quel feeling positivo. Nelle FP2 è stato tra i più veloci con la soft usata al posteriore, poi in Q2 ha replicato il miglior risultato stagionale - una quarta casella in griglia di partenza che sapeva di progressione, di quel processo costante e graduale verso la perfezione al quale Pecco ci ha ormai abituati.
Così scoccano le 22 italiane, le 15 in Texas: è ora della Sprint Race. Allo spegnimento dei semafori la Ducati di Bagnaia si impenna in un piccolo balzo che gli fa perdere spunto e posizioni. Pecco arriva in cima a curva uno nel traffico, a centro gruppo, e in percorrenza della velocissima seconda curva a destra un altro inciampo lo condanna alla decima posizione. "Disastro" - pensano un po' tutti gli appssionati, che non nutrono particolari dubbi sul fatto che di lì a poco vedranno Bagnaia rimediare ad una partenza claudicante. Invece la sorpresa è qui: Pecco continua a navigare in decima posizione senza alcun guizzo, è visibilmente lento, in difficoltà. Approfitta del motore della GP24 per scavalcare Raul Fernandez, di una sbavatura di Franco Morbidelli per conquistare l'ottava posizione sulla bandiera scacchi e i relativi due punticini di giornata.
Un sabato texano in cui Pecco - inaspettatamente - non è mai stato della partita per qualcosa di importante: Maverick Vinales, vincitore della Sprint, gli ha rifilato nove secondi in dieci giri. Un pomeriggio così insipido e incolore che Bagnaia, quando arriva ai microfoni di Sky, è ancora comprensibilmente accigliato, sorpreso: "Purtroppo tutto quello che mi sarei immaginato oggi non era presente, fino a stamattina era tutto perfetto" - commenta Pecco stranito. "Oggi però nella Sprint giravo oltre un secondo più lento, avevo tante vibrazioni, in partenza il posteriore ha spinnato...è andato tutto male oggi. In curva due Jack Miller ha avuto un problema, io per evitarlo ho frenato fortissimo e altri tre mi hanno superato. Da lì tutto è diventato tutto più complicato, anche perché non riuscivo a guidare come volevo causa mancanza di grip dietro, in uscita dalle curve spalancavo il gas ma era come se rimanessi fermo, di conseguenza facevo anche fatica ad arrivare sotto agli altri in frenata per provare a sorpassare. Oggi il feeling era talmente brutto che domani sono sicuro che senza modificare nulla sul setting, e cambiando solo la gomma, tutto andrà a posto". Pecco, come al solito un signore quando si tratta di spiegare i problemi e l'umore per forza di cose non è alle stelle, l'ha presa con filosofia. Cosciente che giornate storte come questa capitano senza che ci siano chissà quali responsabilità da scovare. L'unica maniera per metabolizzare, forse, è proprio quella adottata da Bagnaia: restare calmi, continuare a sorridere, cambiare gomma. E attendere con pazienza il proprio momento, la giornata giusta. Con Pecco, tradizionalmente, i conti si fanno alla domenica.