Se i Giochi Olimpici sono nati nell’antica Grecia o più recentemente, nel 1896, grazie a Pierre De Coubertin con lo scopo di riaffermare il valore educativo dello sport e di permettere a chiunque di mettersi alla prova in diverse discipline sportive. Le Paralimpiadi hanno una storia più vicina a noi, sono state ideate nel Regno Unito dal neurologo Ludwing Guttman, dopo la Seconda Guerra Mondiale, coinvolgendo sedici veterani con lesioni al midollo spinale e con l’obiettivo di motivare i soldati tramite lo sport. Divennero una competizione internazionale nel 1952, conosciuta con nome di “Movimento Paralimpico”.
L’Italia ebbe un ruolo davvero importante perchè ospitò la prima edizione, a Roma nel 1960, dove parteciparono 23 nazioni, per un totale di 400 atleti, tutti su sedia a rotelle, che gareggiarono in otto sport: atletica Paralimpica, basket in carrozzina, nuoto Paralimpico, tennis tavolo Paralimpico e scherma Paralimpica. Attualmente comprendono atleti con disabilità fisiche, visive e intellettive, pronti a competere in ben 22 discipline, dieci in meno delle Olimpiadi.
I due Giochi fanno riferimento a due organi direttivi differenti ovvero il Comitato Olimpico Internazionale (COI), mentre le Paralimpiadi dal Comitato Paralimpico Internazionale (IPC). Tante le differenze tra i due a partire dal simbolo, gli iconici 5 cerchi olimpici ai Giochi Paralimpici sono 3 agitos che prendono questi colori: verde, blu e rosso, rappresentano il cuore dell'identità dell’evento, simboleggiando i valori di coraggio, determinazione, ispirazione e uguaglianza. A sancire il passaggio tra le due manifestazioni sportive c’è stato un momento davvero emozionante, al termine dei Giochi, dopo lo spegnimento della Fiamma Olimpica a Parigi, a Stoke Mandeville, il luogo del Regno Unito in cui hanno avuto origine i Giochi Paralimpici, verrà accesa una fiaccola in ricordo della prima edizione.
Seguita dal passaggio della staffetta della torcia paralimpica, avvenuto il 25 agosto, dove 24 atleti britannici hanno attraversato il tunnel della Manica, consegnandola a 24 atleti francesi che hanno portato la Fiamma Paralimpica in patria. Le Paralimpiadi di Parigi 2024 sono davvero importanti perchè vedono la partecipazione di 4400 atleti provenienti da 185 Comitati Paralimpici Nazionali, un numero record con conseguente aumento della diversità, miglioramento della parità di genere e maggiore spessore dei talenti. Gli atleti sono impegnati in 11 giorni di gara dal 28 agosto all’8 settembre 2024.
La maggior parte degli sport Paralimpici ha una controparte equivalente nel programma Olimpico, ad eccezione di due: boccia e goalball, la prima è una disciplina simile alle bocce giocata da atleti in carrozzina con disabilità motorie, mentre il goalball prevede che due formazioni di tre giocatori con disabilità visive cerchino di far rotolare una palla nella porta avversaria. Nella Ville Lumiere i Giochi Olimpici e Paralimpici condivideranno per la prima volta lo stesso luogo formato da una medaglia d'oro, una fiamma e la Marianna, simbolo della rivoluzione e della Francia come nazione.
Accompagnata dalla mascotte la 'Phryge' Paralimpica mostra per la prima volta una mascotte con una disabilità, grazie ad una protesi da corsa, che verrà data ad ogni medagliato insieme alla medaglia che, come per i giochi olimpici, avrà un pezzo di ferro della Tour Eiffel, mentre sul retro un timbro dei Giochi Olimpici in braille rende omaggio all'inventore francese del sistema, Louis Braille. Una Paralimpiade delle prime volte, perchè saranno trasmessi in diretta per la prima volta nella storia, con 300 ore di copertura televisiva. La Paralimpiadi però sono molto di più, offrono un’opportunità unica cioè concentrare l’attenzione del mondo sullo sport e sulla disabilità, ispirare gli individui, apportare cambiamenti sociali e promuovere opportunità professionali e sportive inclusive per le persone con disabilità, celebrando la diversità, perchè come diceva Maya Angelou: “Nella diversità c’è bellezza e c’è forza”.