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Ok, ma cosa sta succedendo in Honda? Marini e Mir si contraddicono sulla moto nuova, Puig non è stupito: "Ci manca un prototipo vero e proprio"

  • di Tommaso Maresca Tommaso Maresca

23 novembre 2024

Ok, ma cosa sta succedendo in Honda? Marini e Mir si contraddicono sulla moto nuova, Puig non è stupito: "Ci manca un prototipo vero e proprio"
Rispetto ai passi in avanti mostrati da Yamaha, la Honda sembra ancora in preda alla confusione e alla ricerca di una direzione precisa da seguire. Nel box ufficiale Joan Mir si lamenta della totale mancanza di novità da provare nei test del Montmeló, mentre Luca Marini svela di aver girato con componenti inedite. Il Team Manager Alberto Puig prova a fare chiarezza, ma la sensazione è che tutti aspettino l'arrivo di Romano Albesiano (2 gennaio 2025) per riordinare le idee

di Tommaso Maresca Tommaso Maresca

La situazione in casa Honda è quantomeno nebulosa. Nel martedì di Barcellona Johann Zarco ha chiuso in decima piazza, Aleix Espargaró al debutto sulla RC213V in quattordicesima, davanti agli ufficiali Joan Mir (15°) e Luca Marini (18°), mentre non è ancora il momento di valutare le prestazioni di Somkiat Chantra, rookie e nuovo compagno di squadra del numero 5 francese nel Team di Lucio Cecchinello. Non è nemmeno il caso di dar peso alla classifica di un test, a dir la verità, ma osservare il quadro generale può essere utile per provare a comprendere ciò che alla fine di una giornata così importante, per un costruttore chiamato a risollevarsi da una profonda crisi tecnica, conta veramente. Ovvero? Le impressioni dei piloti, che si sono rivelate contrastanti in maniera quasi grottesca. 

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Joan Mir si è lamentato della totale mancanza di parti nuove da provare: "Mi aspettavo molto di più da Honda qui a Barcellona. Il fatto è che qua non avevamo nulla di nuovo e ho fatto settanta giri con compenenti che avevo già provato in alemo due occasioni. A quanto pare non sono riusciti a fare tutto in tempo". Luca Marini, invece, ha detto esattamente l'opposto: "Pensavo di non avere grandi novità da provare e invece mi sono dovuto ricredere, perché ho avuto a disposizione una moto completamente nuova. Ho preferito concentrarmi sul nuovo modello senza utilizzare quello del 2024 visto che siamo reduci da un weekend di gara qui a Barcellona e quindi per quella moto avevamo già tutti i riferimenti che ci servivano. Secondo me gli uomini HRC hanno fatto un buon lavoro e qualcosa di positivo c'è da cui partire in vista della prossima stagione, anche se chiaramente ci sono tanti aspetti da migliorare”. I due piloti ufficiali hanno parlato in maniera diversa anche delle sensazioni scaturite dal colloquio con il nuovo tester Aleix Espargaró: "Ho parlato un po' con lui - ha dichiarato Luca - perché ero molto curioso di conoscere le sue sensazioni essendo un pilota di grande esperienza, specialmente dopo aver girato qui a Barcellona che è la sua pista preferita. Lui ha detto che occorre lavorare sotto tanti aspetti visto che mancano grip, potenza e coppia e ha ragione, ma se con tutte queste aree da sistemare siamo ad un secondo dal top, vuol dire che quando risolveremo i nostri problemi saremo là davanti e diventerà tutto più facile”. Più nette le parole di Mir a riguardo: "È rimasto impressionato dalla mancanza di grip, di accelerazione e di velocità di punta, di sicuro abbiamo molto lavoro da svolgere".

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Joan Mir e Aleix Espargaró, al debutto sulla Honda, nel martedì di test del Montmeló

Se Johann Zarco ha svelato di aver provato "alcune cose nuove", ma di essersi concentrato soprattutto sul migliorare il proprio stile di guida col pacchetto a disposizione, ecco che il Team Manager HRC Alberto Puig ha provato a spiegare il motivo delle divergenze tra Marini e Mir, rispondendo in parte alle rimostranze dello spagnolo: "Il prototipo del 2025 viene costruito quando hai qualcosa che si adatta a te. Dato che abbiamo fatto così tanti test durante l'anno, non aveva senso portare qui il prototipo. Durante l'anno abbiamo provato tante cose e non aveva senso portare qui una moto 'nera' (Puig si riferisce alla tradizionale carenaura in carbonio che solitamente i team sfoggiano nei test per identificare una moto nuova, ndr) quando abbiamo avuto una moto 'nera' per gran parte dell'anno. Avevamo tre cose importanti da testare, che abbiamo testato durante l'anno, ma non abbiamo un prototipo vero e proprio. Abbiamo lavorato molto sul chattering a Barcellona (proprio il chattering è stato il problema più grande individuato da Mir negli ultimi mesi, ndr). Non è stato facile risolvere le vibrazioni. Non è il solito chiacchiericcio, è qualcosa di più grande. Condiziona molto i piloti. È ciò che ci preoccupa di più". 

Su una cosa, in casa Honda, sono tutti concordi: Romano Albesiano potrà cominciare a lavorare sul progetto tecnico a partire dal 2 gennaio 2025, una data fissata sul calendario di Asaka col circoletto rosso, come per segnalare l'inizio di una nuova era. Tutti sperano che l'ingegnere piemontese - il primo direttore tecnico della storia di HRC con passaporto non giapponese - possa portare freschezza, soluzioni nuove, una direzione chiara da seguire e un metodo per riordinare le idee. 

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