Dopo essersi preso il titolo mondiale di Formula 1 nel 1996, Damon Hill ha continuato a vivere il motorsport da fuori, appendendo il casco al chiodo e commentando invece i vari avvenimento all’interno del paddock nelle vesti di giornalista, parte della squadra di Sky Sports in Gran Bretagna. Amato particolarmente dai tifosi, ora il britannico deve salutare il microfono e adattarsi a uno sport che è un po’ cambiato rispetto ai giorni in cui era lui il protagonista: il rapporto con Sky è terminato e sembra che ci sia lo zampino di Max Verstappen. Ebbene sì, il campione del mondo di Formula 1 in carica sembra sia di nuovo nel mirino della stampa britannica, con cui non è mai andato d’accordo, visto quanto raccontato da Damon Hill in un’intervista con il The Telegraph: “Alla Red Bull non piacciono le critiche mosse a Max Verstappen”.

L’ex pilota della Williams ha spiegato che, secondo lui, l’avversità della Red Bull nei confronti della stampa inglese (da sempre considerata di parte ma ancor di più nell’ultimo periodo, quando l’intera famiglia Verstappen si è dichiarata ostile alle varie testate del Regno Unito) è andata ad influenzare fin troppo nelle decisioni prese proprio da Sky Uk, con cui ha collaborato negli ultimi tredici anni. “Spero che la situazione con i Verstappen non abbia influito sul mio contratto. Anche perché in ogni caso sapevo che stavamo andando verso la fine, già lo scorso anno mi hanno assegnato le gare meno belle. Hanno nomi più giovani e più freschi, da Jenson Button a Nico Rosberg e va bene così. E poi, anche l’occhio vuole la sua parte” ha raccontato Hill. Una volta però entrato nell’argomento Red Bull il britannico non si è fermato, ma ha rivelato di essere rimasto un po’ amareggiato per via del comportamento della squadra di Milton Keynes: “La Red Bull combatte forte per cercare di difendere sempre la sua posizione e non ha apprezzato alcune cose che sono state dette su Max, dicendo che i media britannici e Sky UK sono sempre di parte, quando in realtà l’obiettivo della redazione è quello di poter raccontare lo sport in maniera oggettiva”.

“Che poi, a me Max Verstappen piace come pilota, non sono un “anti-Max” continua il campione del mondo del ‘96, “Come fa a non piacere un pilota come lui? Però a volte ha superato il limite e non mi sono fatto problemi a dirlo. E, di conseguenza, ho specificato come la Red Bull dovrebbe prendersi la responsabilità di correggerlo invece di dargli carta bianca, proteggendolo spesso e volentieri da quelle che sono le regole”. Nello specifico, Damon Hill si riferisce alle varie discussioni che ci sono state nel 2024 in merito a delle situazioni di sorpasso interpretate un po’ a piacere da Max Verstappen, che è rinomato per la sua aggressività e grinta una volta abbassata la visiera. “Max l’anno scorso ha fatto un po’ quello che voleva con i sorpassi, ma credo che se a subirne uno di quel tipo fosse stato lui stesso avrebbe pianto come un bambino” ha concluso l’ex pilota, non lasciando niente tra le righe e specificando quanto sia ingiusto condannare un giornalista solo perché britannico. In Australia l’ex pilota della Williams continuerà a lavorare come opinionista per una televisione locale, ma del suo futuro nel broadcasting della Formula 1 non ha certezze. E se la teoria dell’influenza Verstappen dovesse rivelarsi vera, l’olandese sarebbe alla sua seconda vittima di licenziamento: anche Johnny Herbert è stato mandato via dalla FIA, rinunciando al suo ruolo di commissario di gara proprio dopo dei commenti fatti sulla condotta del pilota della Red Bull.

