Della vittoria in Gara 1 di Valentino Rossi a Misano, della sua difesa vellutata su Charles Weerts e dei significati del magico sabato romagnolo sul sedile della BMW M4 ne abbiamo parlato profusamente negli articoli che vi compariranno a fondo pagina. Il gradino più alto del podio nel pomeriggio soleggiato del Santa Monica, come preventivabile, si è preso gli onori della cronaca del weekend del 46 sulla pista di casa, facendo scivolare in secondo piano ciò che è accaduto qualche ora più tardi: Rossi e Martin, ringalluzziti dalla vittoria e dallo champagne della prima manche, hanno disputato una dignitosissima Gara 2 in notturna.
La cronaca. Probabilmente Valentino era dai tempi della Spurtlèda58 che non gareggiava con quattro ruote nell'oscurità di Misano. Ha riprovato l'ebrezza in un sabato sera di maggio inoltrato, ad un orario non canonico per la partenza di una gara sprint del GT World Challenge Europe, che in via del tutto eccezionale - causa coincidenza con il Gran Premio delll'Emilia Romagna della Formula 1 a Imola - ha anticipato i propri impegni concedendo a Liberty Media l'esclusiva nel giorno del Signore. Così il Dottore ha acceso i fari della M4 e, dalla quinta posizione, si è lanciato entusiasta sul rettilineo di Misano per la partenza della seconda manche. Nell'imbuto delle prime curve il 46 ha perso la posizione sulla McLaren di Lappalainen, prontamente recuperata qualche metro più avanti - senza chiedere permesso - alla Quercia, dove Rossi con un sorpasso maschio è tornato in possesso del quinto posto e di una pagella eccellente. Ma il capolavoro arriva un paio di giri più tardi: Valentino si francobolla agli scarichi dell'Audi R8 di Gachet, sul rettilineo dei box finta l'affondo all'interno, per poi buttarsi all'esterno alla Variante del Parco e concludere una delle migliori manovre della sua giovane carriera automobilistica. "Il 46 è on fire!" - esclama Ivan Nesta, dalla cabina di commento di Sky, quando nel giro succesivo vede la linea dei tempi del Dottore illuminarsi di fucsia. Rossi infatti impiega una manciata di curve per scrollarsi di dosso Gachet e ricucire il gap dai primi tre fuggitivi, ai quali si aggancia fotocopiando i cronologici di quel Weerts (leader) a cui in Gara 1 aveva sbarrato la strada per la vittoria. Nel valzer dei pit stop di metà manche la BMW M4 del Team WRT viene consegnata a Maxime Martin, che rientra in pista terzo e insidia la seconda piazza di Engel (Mercedes). Il pilota belga, dopo un pressing insistito, si accontenta della seconda coppa di giornata.
"Doppio podio per noi - ha commentato un luminosissimo Valentino Rossi nella notte del Santa Monica - abbiamo portato a casa ben due coppe. Speravamo di fare secondi in Gara 2, di battere la Mercedes di Engel, ma non ci siamo riusciti purtroppo. Però non ci possiamo lamentare di questo weekend a Misano. Grazie a tutti davvero, c'era un sacco di gente, è stato bello. Ci vediamo presto, è stato un grande piacere".