“La mia idea è quella di salire in MotoGP con KTM, voglio restare un loro pilota, ma l’ipotesi di fare ancora un anno in Moto2 non mi entusiasma” – Lo ha detto Pedro Acosta, subito dopo la vittoria (con giallo e polemica) del Mugello. Il giovanissimo spagnolo, contrariamente a quanto affermava l’anno scorso, sente che dopo due stagioni nella classe di mezzo sono maturi i tempi per il grande salto, a prescindere da come andrà il mondiale. E ha scelto di dirlo subito dopo il Mugello proprio perché tra meno di tre settimane scadrà l’opzione che lo lega a KTM anche per il futuro. In estrema sintesi: il marchio austriaco dovrà fare una proposta a Acosta entro il 30 giugno, altrimenti il pilotino spagnolo sarà libero di guardarsi intorno”. Perderlo è qualcosa che KTM non può permettersi, ma selle libere in MotoGP non ce ne sono, anche perché tutti gli altri quattro piloti hanno un contratto di due stagioni. E poi c’è comunque in ballo la possibilità di mettere le mani su Marc Marquez, che potrebbe lasciare la Honda.
Uno scenario piuttosto problematico per il marchio austriaco. Tanto che più che al mercato si sta pensando a un modo per mandare in pista almeno una moto in più, facendo ciò che fece Honda anni fa, ai tempi di Andrea Dovizioso, Dani Pedrosa e Casey Stoner. L’idea, in un primo momento, era stata quella di proporre a Dorna di occupare i due posti in griglia lasciati liberi da Suzuki, entrando in MotoGP con un altro dei marchi che gravitano nell’impero KTM: Husquarna. Ma Carmelo Ezpeleta ha detto no, con KTM che, stando a quanto riferiscono i soliti ben informati, sta tentando anche la via di una proposta analoga, mandando avanti il marchio MV Agusta. Si tratterebbe, comunque, sempre di una soluzione poco gradita a Dorna. Molto più percorribile, invece, l’ipotesi di provare a scendere in pista con cinque moto: due marchiate GasGas e tre del team ufficiale sponsorizzato RedBull.
E’ uno sforzo che KTM sarebbe disposta a fare, Dorna permettendo, soprattutto nell’ottica di una trattativa alla fine del 2024 con Marc Marquez e, più nell’immediato, per non perdere il talento di Pedro Acosta. Che, però, dovrà vincere il mondiale di Moto2 prima di avanzare pretese. Alla fine dei giochi, quindi, la proposta che KTM farà ad Acosta entro il 30 giugno sarà questa: un altro anno in Moto2 prima di salire in MotoGP, oppure la promozione immediata in caso di vittoria del mondiale di Moto2 in questo 2023.
“Mi fido di quello che KTM ha in programma per me – ha rilanciato ieri Pedro Acosta – ma restare ancora in Moto2 non mi entusiasma. In ogni caso c’è tempo per decidere e adesso voglio concentrarmi solo su questo campionato”. Parole che da un lato suonano di promessa di fedeltà, ma dall’altro anche da ammonimento, con Pitt Beirer, capo del reparto corse di KTM, che replicato così: ““Avere problemi come questo è un lusso - ha affermato - Pedro sta crescendo ed è un pilota davvero eccezionale, il mio desiderio è che resti un'altra stagione in Moto2. So che non è molto motivato a farlo, ma è anche molto giovane. Basta considerare quello che ha fatto Dani Pedrosa a 37 anni a Jerez. Pedro ha ancora molto tempo, non c’è fretta di passare in MotoGP. Penso che debba fidarsi di noi: vogliamo elaborare un grande piano per il suo futuro. Aki Ajo ne è fortemente coinvolto, ne parliamo quotidianamente e sono sicuro che troveremo una soluzione”.