Si tinge di rosso il Circuit of the Americas, casa della Formula 1 per eccellenza sul suolo americano, con Charles Leclerc che, dopo una gara dominata letteralmente, sale sul gradino più alto del podio accompagnato anche da Carlos Sainz, secondo sotto la bandiera a scacchi. Con la gioia dei tifosi, i sorrisi nel box e l’orgoglio tra gli ingegneri nei team radio, la Ferrari in Texas ha messo le mani però su qualcosa di ancora più significativo di una doppietta, perché il lavoro compiuto ad Austin apre la strada che porta la squadra di Frédéric Vasseur alla possibile vittoria del mondiale. Ciò che a inizio stagione sembrava impossibile, adesso è la realtà, perché con gli errori di Red Bull e McLaren la rossa ha saputo portarsi avanti nei momenti giusti e adesso è una minaccia molto pericolosa per i due team che finora si sono dati battaglia.
E la fotografia perfetta di questa situazione Charles Leclerc l’ha fatta scattare subito alla prima curva, dove è stato furbo e abile nel superare Max Verstappen e Lando Norris impegnatissimi a lottare per la prima posizione, beffandoli di intelligenza appena dopo lo spegnimento dei semafori - e anche alla ripartenza dopo la Safety Car, che ha impedito a Verstappen di attaccare il monegasco. Una traiettoria perfetta, indisturbata dal trambusto che inevitabilmente si crea ad ogni partenza, composta dall'esperienza che ormai il monegasco ha accumulato negli anni in Formula 1 e dalla voglia di imporsi in un weekend dove sapeva di essere competitivo tanto quanto gli altri. Perché la squadra italiana era consapevole del proprio potenziale ad Austin, soprattutto grazie agli sviluppi portati nelle gare precedenti che preparavano la SF-24 ad essere più preparata possibile per l’ultimo stint di questa stagione, con Leclerc che dopo il sorpasso iniziale guadagnava più di mezzo secondo al giro sulla Red Bull di Verstappen.
Ormai cresciuto e maturo, Charles Leclerc dopo aver vinto la sua gara di casa, il Gran Premio di Monaco, e aver regalato ai tifosi italiani un sogno a Monza, si è preso anche la prima posizione del Gran Premio degli Stati Uniti, aggiungendo un altro circuito alla collezione dei suoi successi. Se nelle altre due occasioni il monegasco era sembrato perfetto però, in Texas ha dimostrato di esserlo ancora di più: mai un incertezza o una sbavatura, con la gestione perfetta della gara sia in termini di passo che di pneumatici, dimostrando di aver lasciato i suoi grossi ostacoli ormai nel passato. “Nonostante avessi faticato a trovare il feeling giusto con la macchina questo weekend ero molto fiducioso” dice il monegasco appena sceso dalla vettura; “Alla prima curva ho fatto esattamente quello che volevo fare, perché sapevo che davanti a me si sarebbero dati del filo da torcere a vicenda e che potevo trarne vantaggio. Poi il passo era straordinario e così abbiamo potuto gestire al massimo il primo stint, utilizzando il vantaggio nel secondo. Ed è anche merito degli ingegneri, che ci hanno dato gli sviluppi perfetti, e della squadra, che non ha sbagliato niente oggi” ha aggiunto Leclerc.
Quasi in fotocopia invece Carlos Sainz è riuscito a prendersi la seconda posizione del Gran Premio degli Stati Uniti, completando l’impresa perfetta della rossa. Prima del weekend aveva detto che ad Austin la Ferrari poteva uscirne o vittoriosa o sconfitta, ma in termini di performance, perché il COTA avrebbe dovuto confermare l’eventuale successo degli aggiornamenti portati alla vettura tra Baku e Singapore. Alla fine, Maranello ne è uscito vincente dal Texas in tutti gli effetti, perché è stato un weekend quasi perfetto: “Guardando al passo del sabato e della domenica, l’obiettivo era vincere. Alla partenza però sono rimasto bloccato nella lotta tra Verstappen e Norris, quindi mi si è complicata la vita. Poi ho avuto un problema alla power unit, che mi ha fatto perdere il DRS un paio di volte, quindi non il massimo” ha detto lo spagnolo, che dopo circa dieci giri ha dovuto gestire anche un piccolo problema tecnico della sua SF-24. “La macchina è più consistente e prevedibile grazie agli ultimi sviluppi e ciò ci permette di andare più forti in gara. In qualifica ci manca ancora qualcosina, però la domenica siamo tra i più veloci. Prima di andare via voglio vincere un’ultima volta con la Ferrari” aggiunge lo spagnolo, che può tentare di realizzare questo ultimo sogno rosso in solo cinque gare.
“Dobbiamo mantenere la concentrazione e non considerarci già campioni del mondo” dice invece Fred Vasseur, il team principal della Ferrari, una volta ai microfoni di Sky Sport. “La lotta quest’anno è molto serrata e a volte siamo stati noi i più veloci, ma dobbiamo continuare ad esserlo e non sarà semplice. Oggi però, dobbiamo dirlo, abbiamo fatto davvero un buon lavoro” continua l’elvetico, che gara dopo gara sembra confermarsi sempre di più come la persona perfetta per salvare la Ferrari, facendo ringraziare quel 2022 in cui è stato scelto per sostituire Mattia Binotto. “Mancano ancora cinque gare e ci sono tanti punti in palio, ma non possiamo perdere la concentrazione adesso, dobbiamo mantenere il nostro focus sulle prestazioni” conclude lo svizzero.
Con i piedi per terra però adesso si può sognare davvero, perché il bottino portato a casa dai due piloti della rossa ieri avvicina pericolosamente la Ferrari alla Red Bull, che ha ancora otto punti di vantaggio, e alla McLaren, che invece è ancora prima in classifica con 544 punti, 48 in più della rossa, che ora ne ha 496. “Siamo ancora lontani nella classifica del mondiale, perché 48 punti da recuperare non sono pochi, ma se continuiamo a fare quello che stiamo facendo… perché no?” dice Leclerc quando gli viene chiesto della lotta al titolo. “Non ho mai smesso di puntare a questo obiettivo nemmeno nei momenti più difficili della mia carriera, quindi voglio continuare ad essere ottimista anche se sarà difficile. Perché credo che ce la possiamo fare” aggiunge il monegasco.
A conti chiusi, fa quasi sorridere pensare che la Ferrari sia riuscita a riportare la doppietta a Maranello in un weekend dove non sono stati portati aggiornamenti. Perché in una Formula 1 dove si è discusso prima dell’illegalità della McLaren e poi di quella della Red Bull, la squadra di Fred Vasseur si è concentrata sul realizzare, piano piano, una vettura che potesse essere all’altezza della lotta per le prime posizioni, riuscendoci indisturbata dalle due forze che adesso si ritrovano una vera e propria minaccia in più. E con i circa 200 punti in palio nei prossimi cinque appuntamenti, tutto è davvero possibile: ora la Ferrari sogna - e punta - il mondiale.