Non sono mai interviste qualsiasi quelle con Corrado Orrico. L’allenatore di culto, dopo aver allenato Inter, Empoli e Lucchese, conferma ancora una volta la sua indole istrionica quando lo abbiamo chiamato per sapere cosa ne pensasse degli allenatori di serie A. Per circa tre minuti, infatti, ci ricopre (scherzosamente) di insulti, passandoci addirittura un numero non identificato di “collaboratori” che da buoni toscani hanno proseguito nel percularci. Una sorta di “prova del fuoco” da superare prima di poter accedere alle sue opinioni calcistiche.
Però, al di là della goliardia tutta toscaneggiante, poi non si è smentito e da allenatore-filosofo ci ha dispensato giudizi raffinati sulle prime sei squadre del campionato. Dall’Inter, che insieme all’Atalanta sono le uniche a dover essere contente di questa stagione, alla Juventus (dove Pirlo è la vittima del presidente) passando per Pioli e il Milan, Mourinho e la Roma, Gattuso e il Napoli. E alla fine, quando lo abbiamo ringraziato della disponibilità, per non smentire il suo carattere da burbero, ci ha avvertito: “Sì, ma non chiamatemi mai più”. Come si fa a non volergli bene?
Orrico, partiamo forte: che pensa di Mourinho alla Roma?
È un colpo sorprende, avrei scommesso la casa che non sarebbe andato e invece lo troviamo lì. Porterà la sua storia la struttura mentale, mi aspetto un grandissimo duello tra lui e Conte. La sfida nel prossimo campionato sarà tra lui e Conte, secondo me arrivano o primi o secondi.
Non crede che quest’estate i protagonisti del mercato saranno gli allenatori?
Può essere, speriamo che ciò avvenga. Se sarà così è una cosa positiva. È stata un’annata dove molte squadre hanno deluso, chi ha fatto bene sono solo l’Inter e l’Atalanta. Il Milan nel girone di ritorno è andato come è andato, poi magari avrà delle scusanti, ma ce le hanno anche le altre. Penso alla Roma, parzialmente alla Lazio. L’Atalanta ha dominato per il gioco spettacolare, sull’Inter in molti sapevano che avrebbe vinto, ma vincere è sempre molto difficile, ci sono sempre delle. trappole. I primi tempi i nerazzurri hanno balbettato, erano in difficoltà, poi hanno trovato la strada maestra asfaltando tutti, finirà il campionato con una quindicina di punti di vantaggio.
Tra la Juventus e Pirlo cosa non è andato?
Il centrocampo, alla Juve manca il centrocampo! È senza il centrocampo globalmente e senza centrocampisti individualmente, non ce n’è uno che sia del calibro della Juventus. Gli anni passati avevano Pogba, Pirlo, Marchisio e Vidal, dei fuoriclasse. Adesso c’è un giocatore americano, McKennie, che si sono inventati che è robetta, è da campestre. Bentancur lo fanno passare da fenomeno, ma a me pare un giocatore buono per la serie C, in più Arthur fa il gioco dell’oca, prima di giocare ogni palla deve fare il giro su sé stesso.
Quale è quindi la riflessione da fare secondo lei?
Perché la Juve da dieci anni a questa parte spende così tanto per gli attaccanti e niente per il centrocampo? Anzi, per quei centrocampisti hanno incassato soldi, vedi Pogba. Perché la Juve tutti i giocatori che ha li ha presi “di rincalzino”: Bentancur per Tevez, Arthur per Pjanic, mentre ne spende 40 a colpo per gli attaccanti, da Ronaldo a Higuain arrivando a Kulusevski e Chiesa che ha fatto fuori Douglas Costa che era bravo, lui cambiava le partite. Il principio è questo: i dirigenti della Juve a centrocampo non vogliono spendere, è da lì che nasce una squadra. A Pirlo gli hanno consegnato una squadra acefala.
Le colpe non sono quindi di Pirlo?
Ma Pirlo non c’entra niente, è la vittima di quello che hanno fatto i dirigenti della Juventus. Hanno insegnato il mestiere a Conte e a Marotta e li hanno mandati via, io potrei pensare maliziosamente che ci sia un colpo di presunzione del presidente quando si fan fuori gli uomini così e si sostituiscono male o per niente, perché Marotta non è stato sostituto e il suo lavoro lo fa il presidente.
Che mi dice invece di Conte?
È tra i primi al mondo. Conte è uno che lavora sodo, certe cose che si sono viste in campo quest’anno non sono un caso. È uno bravo anche a costruirsi la squadra, il centrocampo di Conte alla Juventus era, lo ripeto, Vidal, Pogba, Pirlo, Marchisio, veda lei… Sono loro che facevano diventare fenomeni gli attaccanti, hanno fatto fare gol a quel somaro di Llorente, era l’inverso rispetto a ora. I fuoriclasse erano a centrocampo e in attacco giocava chiunque tanto segnavano, creavano 50 palle da gol che anche un brocco come Llorente ne faceva quindici, Tevez era un bel giocatore e ne faceva 25. La Juventus di adesso una squadra acefala, lo ripeto.
Secondo lei il Milan con Pioli dovrebbe continuare?
Assolutamente, Pioli è una brava persona e un bravo allenatore. Ricordiamoci che sul più bello gli sono saltati Rebic e Ibrahimovic. Mandzukic alla Juventus ha fatto il terzino, eh ci credo, non aveva niente dell’attaccante, nemmeno il colpo di testa. Rebic invece non è male, qualche gol decisivo lo ha fatto.
Non possiamo non chiederle del Napoli con Gattuso… questione spinosa…
Gattuso è una persona seria, che appena ha avuto una squadra al completo le ha vinte tutte, cosa vuoi di più? Noi purtroppo ce lo ricordiamo come giocatore, quando lo chiamavano Ringhio. E quindi uno si aspettava una squadra muscolare votata ai contrasti, a correre, a picchiare, invece sorprendentemente da allenatore ha creato una squadra tra le più spettacolari, gli attaccanti sono raffinati, giocano un calcio prezioso. Di Gattuso giocatore non ne ha neanche uno in rosa, sono tutti palleggiatori di classe. Mertens è fortissimo, Osimhen va bene per il contropiede perché ha velocità e forza. 80 milioni? De Laurentis ha un senso hollywoodiano del presidente, non lo so se ufficialmente vale tutti quei soldi lì. Conoscendo la perspicacia di De Laurentiis e l’attenzione per i bilanci che abbia speso ottanta milioni per un giocatore così non ci credo. Credo invece che ci sia dietro il gioco delle tre carte, mettiamola così.
Grazie mister è stato molto chiaro come sempre...
Se non mi mandi il pezzo via sms ti strappo le orecchie...e non chiamarmi mai più.