Basteranno otto ore per allontanare la testa dai brutti pensieri di un pilota che ha vinto due titoli mondiali, ha infilato podi su podi in MotoGP (vincendo anche una gara) e che adesso si ritrova a lottare come un leone per conquistare un qualche misero punto ogni fine settimana? Johann Zarco è convinto di sì. E è convinto anche che volare a Suzuka per partecipare con Honda alla 8 Ore possa essere un modo per sentirsi ancora di più dentro la mission di un marchio che vuole tornare a dominare nelle corse.
In MotoGP, è noto, le cose vanno come vanno e è noto pure che Zarco, quasi sempre, riesce a essere il migliore tra i piloti di HRC, pur guidando la moto del team satellite di Lucio Cecchinello. Il trattamento, per lui, è però da ufficiale e anche il fatto che proprio il pilota francese sia stato scelto per far parte dell’equipaggio che difenderà i colori di Honda alla 8 Ore di Suzuka è un segno di grande considerazione. Basta pensare che anche un certo Valentino Rossi, ormai nel lontanissimo 2001, ha partecipato a questa gloriosa gara di Endurance, tra l’altro riuscendo a salire sul gradino più alto del podio e consegnandosi alla leggenda con il record di unico pilota in grado di vincere il titolo nella massima classe del Motomondiale e nello stesso anno anche la 8 Ore di Suzuka.
Sul titolo mondiale Johann Zarco di possibilità ne ha poche, se non niente, ma per la gara delle gare in Giappone sembra essere più che carico e consapevole di potersela seriamente giocare con chiunque. C’è da dire, infatti, che il marchio dell’Ala Dorata ha dominato nelle ultime edizioni con la CBR 1000 RR R. Per lui, tra l’altro, si sono anche allineate le stelle, visto che potrà approfittare del fine settimana lasciato libero dall’annullamento del GP del Kazakistan per effettuare anche qualche test e giornate specifiche di allenamento. Un destino che ritorna, quindi, per Zarco, che già nel 2016 aveva espresso il desiderio di partecipare alla corsa delle corse in Giappone, facendosi addirittura garantire l’ok di Suzuki su un contratto che poi non fu mai firmato e che prevedeva anche il passaggio del francese in sella alla moto del Team Ecstar in MotoGP.
“Qualcosa dentro di me mi ha sempre detto che un giorno avrei partecipato a questa gara – ha raccontato Zarco a paddock-GP – sono contento che quel momento sia arrivato davvero e che sia arrivato proprio con Honda. Sono contento anche del fatto che potrò fare dei test perché ora il calendario è favorevole visto che non c’è più il Kazakistan a giugno. Questo ci permette di avere una settimana in più e di andare in Giappone ad allenarmi in vista del semaforo verde del 21 luglio. Per me sarà una nuova esperienza e una grande festa. Penso che le prestazioni siano buone che Honda ci tenga moltissimo a fare bene e che la vittoria, quindi, non sia fuori dalla portata come può accadere in questo momento in MotoGP. Io vado lì per provare a vincere”.