La SuperSport 300 va in pensione. Alla fine del 2025, dopo 8 anni, scomparirà la categoria d’ingresso alla Superbike per lasciare spazio a una nuova categoria che verosimilmente, sulla scia di quanto già accade nel MotoAmerica e nella SBK Britannica, si chiamerà “Sportbike”. Niente più cilindrata imposta e, paradossalmente, nemmeno troppi limiti per provare a lanciare nuovi giovani tra le derivate di serie che possano rilanciare la visibilità del WorldSBK ma anche sfruttare un canale diverso da quello della solita trafila della maggior parte dei riders che oggi sono in MotoGP. La mission, insomma, è sfornare nuovi Toprak.
La notizia dell’addio alla SuperSport 300 è stata ufficializzata ieri con un comunicato diffuso nel pomeriggio e poi seguito subito da un altro di chiarimento: “.La Commissione SBK sta attualmente lavorando all'introduzione di una nuova classe del Mondiale Superbike per il 2026, segnando un'evoluzione significativa nel panorama delle corse. Questa nuova classe sostituirà il Mondiale Supersport 300, che ha portato a termine la sua missione di fornire una piattaforma sostenibile e accessibile ai talenti emergenti per entrare nel Campionato del Mondo".
La nuova piattaforma, come già detto, si chiamerà SportBike e risponderà a quelli che sembrano essere i nuovi orientamenti del mercato, con le varie case costruttrici che sono tornate a produrre moto dall’impostazione sportiva con motori relativamente piccoli e una potenza che si aggira intorno ai 100 cv. Di fatto, al momento, la moto perfetta per correre in SportBike, in attesa che vengano redatti i regolamenti e quindi fornite indicazioni più specifiche, sembra essere l’Aprilia RS660. Ecco perché in molti ieri, dopo la notizia dell’addio alla SuperSport300, hanno visto sulla lunga distanza anche la possibilità di rivedere il marchio italiano nel mondiale Superbike. All’inizio, appunto, nella nuova categoria, ma poi in futuro anche nella masterclass.
Oltre a Aprilia, ascaldare già imotori per la nuova categoria dovrebbe esserci sicuramente anche Triumph, che ha appena lanciato la Daytona660, così come sembra scontato che anche Kawasaki sarà della partita con la piccola Ninja, Suzuki con la GSX8R e Yamaha con la R7 (già utilizzata nel mondiale femminile). Ci saranno solo carenate? Sembra proprio di no e, anzi, spazio alla naked, tanto che si parla anche di una possibile partecipazione di Honda con la Hornet 750 e l’impressione è che la nuova categoria potrebbe fare pesantemente gola anche a molti produttori cinesi.