In un'intervista rilasciata una settimana fa a Paolo Ianieri della Gazzetta dello Sport, Gigi Dall'Igna chiariva una volte per tutte la politica di Borgo Panigale sul trattamento che verrà riservato a Pecco Bagnaia e Jorge Martín in questo finale di stagione. In poche parole? Un trattamento identico, con Ducati che - consapevole di non poter fornire componenti nuove a tutte e quattro le GP24 in tempi brevi - ha scelto di privare l'italiano un telaio provato nei test di Misano con riscontri positivi. Per l'esattezza è dal weekend di gara di Silverstone che i due contendenti al titolo non ricevono aggiornamenti. Il motivo? Non concedere alla Pramac di Paolo Campinoti, diretto in Yamaha, e Jorge Martín, destinato a guidare l'Aprilia, la possibilità di familiarizzare con le ultime invenzioni made in Bologna. Dall'altra parte, però, è evidente che la volontà preponderante di Borgo Panigale sia consentire allo spagnolo di lottare per il titolo con le stesse armi di Pecco. "Forse non hanno mai guardato alla mia storia - ha spiegato il Direttore Generale di Ducati Corse - questo è uno sport, ed è giusto che resti uno sport. Per me deve vincere il migliore. Credo sia significativo che non abbiamo più portato innovazioni tecniche, evitando che uno sia trattato meglio dell'altro. Magari qualcun altro avrebbe potuto fare scelte diverse. Tanti ingegneri del team Pramac sono ingegneri Ducati. E, comunque, il lavoro che facciamo dietro le quinte è esattamente uguale per Pecco e Jorge. Va sottolineato".
Su queste parole ha fatto capolino il patron del Team Pramac, Paolo Campinoti, intervenuto al Festival dello Sport della Rosea a Trento: "La Ducati con noi si sta comportando in modo impeccabile, da veri signori ma non avevo dubbi su questo". Dopo l'apprezzamento nei confronti della politica limpida e sportivamente elegante di Ducati, Campinoti è tornato sulle motivazioni che l'hanno spinto a separarsi da Borgo Panigale dopo diciannove stagioni di sodalizio: "Hanno fatto una scelta che non condivido molto, credo che nel loro garage il prossimo anno ci sarà tensione. E’ inutile far finta che non sia così. Non è il caso di parlarne con falso buonismo, ci sarà una situazione molto tesa. Hanno deciso di perdere tante persone che avevano la Ducati nel cuore. Parlo di noi, Pramac, di Martín, che credo meritasse una chances, e di Bastianini. Tutto per una sola persona”.
Ovviamente la persona a cui Campinoti si riferisce è Marc Marquez. L'otto volte campione del mondo si è conteso la sella del compagno di box di Pecco Bagnaia per il biennio 2025 e 2026 con Enea Bastianini e Jorge Martín, in quella che Gigi Dall'Igna ha rivelato essere una delle decisioni più complesse della sua carriera. Marc l'ha spuntata definitivamente al termine del Gran Premio d'Italia, nonostante in quel momento la classifica del campionato lo vedesse alle spalle sia di Enea Bastianini che di Jorge Martín, leader del Mondiale e dato quasi per certo in rosso nei giorni che precedettero il Mugello. Le modalità di scelta di Ducati e la mancata promozione di Martín in rosso hanno spinto Campinoti ad accettare il corteggiamento di Yamaha, con Pramac che a partire dal 2025 si schiererà in griglia di partenza con Jack Miller e Miguel Oliveira, dotati di M1 factory.