Se c’è una cosa che accomuna chiunque ha a che fare con le corse, quel qualcosa è il senso della competizione. Che sia in un campetto di periferia o nei circuiti del mondiale, tra i dilettanti o tra i professionisti, “competere” è per tutti il verbo che conta di più. Ecco perché in tanti hanno storto il naso quando Ducati ha chiaramente, anche se non esplicitamente, ammesso che tra Enea Bastianini e Jorge Martin è in corso una gara nella gara per assicurarsi la Desmosedici tutta rossa, quella del team ufficiale Lenovo. Quando si corre in moto in gioco c’è pure la pelle e l’idea di mettere due ragazzi uno contro l’altro rischia di essere sbagliata, oltre che pericolosa.
Tanto che Paolo Ciabatti, nei giorni scorsi, è in qualche modo corso ai ripari. “Ci siamo detti che decideremo a fine agosto chi sarà il compagno di squadra di Pecco nella squadra ufficiale – ha affermato il direttore sportivo di Ducati - E l'altro pilota, Enea o Jorge, guiderà al fianco di Johann Zarco alla Pramac. Nel nostro caso, entrambi i piloti, Enea e Jorge, sanno che il prossimo anno saranno piloti Factory Ducati. Hanno un contratto per il prossimo anno, hanno il pacchetto tecnico di un pilota ufficiale e hanno anche lo stipendio di un pilota ufficiale, indipendentemente dalla squadra in cui andranno". Ciabatti, insomma, ci tiene a precisare che eventualmente sarebbe solo questione di blasone, perché il trattamento sarà lo stesso sia per chi affiancherà Pecco sia per chi, invece, affiancherà Johann Zarco. Con il francese che però, adesso, è l’unico che dorme realmente sonni tranquilli, visto che lo stesso Ciabatti ha ammesso che nel caso di Zarco il prolungamento di contratto è solo questione di ultime formalità.
Per Ciabatti, però, il rischio che Bastiani e Martin possano finire per esagerare non c’è, anche se è lui stesso a ricordare ai due di stare tranquilli: “Se un pilota sa che sarà pagato come un pilota ufficiale e che otterrà materiale di fabbrica – ha concluso il ds di Ducati - non credo che ci sia alcun impatto sul fatto che non sappia se correrà per la Ducati Lenovo o Pramac. Perché il futuro è comunque assicurato. Se invece un pilota non è sicuro di avere un contratto per il prossimo anno o meno, allora ciò potrebbe creare ulteriore pressione. Ma non è il caso di Jorge o Enea. Almeno è così che la vedo io". Un punto di vista, quindi, che secondo i più maliziosi potrebbe anche nascondere altro. Sono in molti nel paddock, infatti, a sostenere che il tempo preso da Ducati prima di scegliere il sostituto di Jack Miller possa essere anche funzionale a capire se c’è la possibilità di “mettere le mani” sull’ex campione del mondo Joan Mir. Il maiorchino piace da sempre, e molto, a Gigi Dall’Igna e non è così scontato che finirà in Honda al fianco di Marc Marquez nel Team Repsol