Partiva con 27 punti di vantaggio Pecco Bagnaia, punti che dopo la sprint del sabato a Buriram vinta da Jorge Martin sono diventati 18. Lo spagnolo è velocissimo in prova, imprendibile nel giro secco ed estremamente bravo a tirare fuori il meglio dai primi giri, ma questo non basta. Non è bastato a Mandalika e nemmeno a Phillip Island e ci sono buone possibilità che prima di lasciare la Thailandia le cose possano cambiare ancora. A darci questa sensazione è un Bagnaia focalizzato sull’obiettivo, più arrabbiato che deluso. Pecco partiva sesto dopo una qualifica buona ma non brillante ed è arrivato settimo principalmente per via di una pessima partenza e di una prima parte di gara in grande difficoltà, al punto che a fine gara era lecito aspettarselo a parlare di gomme. Lui però, nell’intervista rilasciata a Sky dopo la gara, ha parlato di un problema con lo stacco della frizione: “La partenza in termini di numeri è stata buonissima”, ha detto subito. “Ma non ho trovato la frizione dove me la sarei aspettata. Nel senso: la frizione ha staccato più tardi rispetto al normale e quello mi ha fatto perdere in reattività. Purtroppo adesso se non parti bene è tosta. Ho provato alla prima curva a farmi trovare nella posizione migliore ma quando tutti i piloti ti vengono a chiudere dall’esterno è difficile. È stato più un problema di reazione che di stacco”.
Poi Bagnaia racconta che con tutte le probabilità avrebbe potuto fare meglio senza le Ducati di Johann Zarco e Alex Márquez davanti. Questo da un lato ci fa capire quanto lui fosse il primo a essere deluso dalla gara, dall’altro ci restituisce la sensazione di un Pecco estremamente convinto delle proprie possibilità: “In gara ho perso molto al primo giro con Johann (Zarco, ndr.) mi ha fatto un sorpasso un po’ al limite e ho perso un po’ di tempo. Ma ne ho perso veramente tanto dopo aver fatto una lotta all’ultimo sangue con Alex Márquez. Eravamo con quelli davanti e mi sono trovato a un secondo e sei. È stata una lotta un po’ inutile, ma succede”.
Ancora una volta quindi, pare che il campione del mondo in carica abbia lavorato soprattutto sulla gara della domenica, specialmente con la gomma dura al posteriore: in questa configurazione, Pecco resta l’uomo da battere. Martín, d’altro canto, sa che con la media usata nella sprint farà fatica a finire la gara. E questa potrebbe essere la chiave per la gara della domenica: “Un po’ come succede sempre gli altri sfruttano più la gomma dietro all’inizio e vanno un po’ più in difficoltà alla fine", ha ricordato Bagnaia. "Io incrocio un po’ e alla fine ho recuperato un secondo e mezzo. Nella fase di mezzo della gara ero il più veloce però non era abbastanza, perché purtroppo quando parti così indietro - che poi sesto… - è difficile venire sù, soprattutto nella sprint. Ma è tutto il weekend che andiamo forte, mi trovo bene e riesco a spingere, sono veloce. Mi sarei aspettato di più ma ho perso molto tempo, quei due secondini che non mi hanno permesso di stare lì a lottare per il podio”.
Mai come oggi quindi, i conti sul campionato vanno fatti la domenica sera, cosa che Pecco sembra aver imparato meglio degli altri: “In gara mi vedevo molto forte al T3, la differenza è sempre molto l’utiliazzo della gomma dietro in uscita. Purtroppo o per fortuna cerco di stare sempre molto attento per aver un chiaro feeling sul calo della gomma, quello ci porta sempre a perdere un po’. Dove ho perso tanto oggi è stato al secondo settore, sopratutto alle curve 4 e 5: lì Jorge è stato veramente molto forte, però oggi in gara stando dietro ho capito un po’ di cose, soprattutto al settore 3. È andata bene, che domani con la gomma dura mi troverò un po’ meglio, come sempre. Sarà importantissimo partire bene, per il consumo gomme non sono preoccupato perché siamo messi molto bene ma bisognerà essere furbi e bravi a toglierci di mezzo da certe lotte”.
Certo, la partenza sarà ancora una volta fondamentale.