Se c’è un lato positivo, nel weekend in Portogallo di Pecco Bagnaia, è che questa stagione ci ha insegnato (e gli ha insegnato) che sarebbe potuta andare peggio. E di molto. Un altro motivo per sorridere poi è che ormai la stagione è praticamente finita, manca il Gran Premio dei saluti e poco più. A ben vedere, a Portimão l’abbiamo visto risalire faticosamente la china: 17° nel primo turno del venerdì, 2° a fine giornata, 4° in qualifica. Poi l’ottavo posto nella Sprint e la caduta in gara hanno fatto il resto, eppure il Bagnaia che si è presentato ai microfoni di Sky dopo il GP è sembrato un uomo che ha superato la delusione, che ha messo via il dramma e sta lavorando per sistemarsi. Per capirci, se gli avessero rubato la macchina a questo punto starebbe risparmiando per comprarne una nuova, stufo di cercarla sui siti stranieri o di aspettare che qualcuno la riporti: basta, è andata, ricominciamo. Solo che nel caso di Bagnaia al posto dell’auto c’è una stagione.
“Oggi sicuramente avevamo fatto un piccolo passo in avanti rispetto a ieri, riuscivo a essere un po’ più incisivo, competitivo”, ha raccontato a Sandro Donato Grosso. “Ovviamente non ero veloce abbastanza da lottare per il podio ma finire quarto si poteva fare, alla fine stavo allungando bene su Quartararo che era dietro di me in quel momento e stavo spingendo forte per provare ad arrivare il più avanti possibile. Mi si è chiusa, più o meno nello stesso modo di Phillip Island, quindi abbastanza presto. Però quando spingi può succedere e niente… sono cascato”.
Pure la rassegnazione ha lasciato il posto a un approccio più costruttivo. E leggero, anche quando gli chiedono dei punti persi che lo allontanano definitivamente dalla lotta per il terzo posto in campionato: “La terza posizione nel mondiale il Bez se la merita sicuramente più di quanto la possa meritare io”, ha risposto con un sorriso stretto.
Prima di andarsene fa poi un passaggio sull’ultima gara e sui test di Valencia dove se non altro con tutte le probabilità lo vedremo riprovare la Desmosedici GP24: “Sto cercando di fare il meglio che posso, ovviamente voglio finire la stagione con il miglior risultato possibile. Sicuramente quest’anno ci… mi ha messo e ci ha messo a dura prova. A Valencia sarà l’ultima tappa per chiudere col miglior risultato possibile. I test potranno indirizzare un po’ lo sviluppo, anche se non sono così fondamentali. Comunque si proveranno delle soluzioni e spero con tutto il cuore che il mio feeling possa essere migliore rispetto a quello che ho avuto fino ad adesso”.
Ecco, a sentirlo così viene da pensare al film dei Simpson che uscì nel 2007: “Io cerco solo che il giorno non mi faccia troppo male finché non mi imbacucco nel letto accanto a te”, dice verso la fine un Homer affranto, raccontandoci quel sollievo così speciale nel vedere la fine di una giornata tremenda. Pecco ha capito, probabilmente, che il suo 2025 è stato questo, una giornata tremenda. E che cercare spiegazioni, dannarsi e arrabbiarsi non serve a nulla: a volte le cose vanno semplicemente male. Se arrivi in fondo però puoi ripartire. A lui rimane questo, che a ben vedere non è poco.