Siamo all’inizio delle P3 a Le Mans, che ha accolto quasi centomila persone soltanto già per il sabato. Pecco Bagnaia viene da un venerdì complicato, in Q2 per poco guarda alle gomme, poi però riesce a guardare a sé stesso: soffrendo verso l’obiettivo ha fatto sempre grandi cose da quel Silverstone 2022, quando le aspettative per la gara erano su altri e lui si è ripreso tutto in quella che ad oggi viene considerata come la grande svolta della stagione del titolo. Un approccio che si è rivisto a Jerez, dove anche Valentino Rossi gli ha consigliato di prendersela con calma. Lui dice di no, dice che è meglio andare forte da subito, ma per tutti gli altri sapere che può essere così incisivo anche quando il weekend parte nel peggiore dei modi è un incubo più spaventoso: comunque vada, sai che Pecco sarà lì a giocarsi la vittoria.
Un anno fa, il 15 maggio, la MotoGP era a Le Mans per la sua domenica di gare. Davanti, in pole, ancora Pecco Bagnaia, che poi cade a sette giri dalla fine in seguito ad una lotta sanguigna ma onesta con Enea Bastianini. Torna ai box a piedi con la visiera chiusa e il passo fermo, la moto abbandonata nella via di fuga mentre gli altri continuano a correre. L’immagine che ci fa venire voglia di scrivere è forte, con la pit lane deserta e lui a camminarci, è così forte che oggi ci è tornata in mente nelle P3, quando la Desmosedici di Bagnaia si è ammutolita a causa di un problema elettrico e lui l’ha portata nel box facendo quella stessa strada. Un anno fa da solo, stavolta con la moto a fianco e il numero uno sulla tuta. Un anno fa il momento più duro e oggi con una consapevolezza diversa, quella di poter affrontare tutto. Scivolate, avversari rabbiosi, poche gomme a disposizione, guasti meccanici: Pecco è andato semplicemente dritto per la sua strada.
Alla pole ci è arrivato così, all’ultimo settore nell’ultimo giro mentre Marc Marquez stava già festeggiando la sua di pole: Bagnaia con due decimi di ritardo al T1, meno di un decimo al T2 e qualche millesimo al T3, mai però un casco rosso che facesse pensare al giro definitivo. Invece, quando passa sulla linea del traguardo e il monitor dei tempi lo proietta in cima è uno schiaffo per tutti. Perché era entrato in Q2 per un nulla e il sabato era partito con quei problemi tecnici che in questa MotoGP ti rovinano l’intera settimana nel giro di una manciata di minuti. Giusto per far capire a Marc Marquez il fenomeno che c’è qualcuno non solo più veloce di lui, ma anche altrettanto forte sul piano mentale, perché puoi prendere la scia e fare un tempo stellare da solo, ma da quest’anno il numero uno è un altro e l’ha scritto sulla moto per ricordarlo a tutti. In breve? A un anno dal giorno più duro, Pecco Bagnaia è il nuovo re di questa MotoGP.