Poteva andare tutto liscio? La risposta è no, quando c’è di mezzo la MotoGP una qualche polemica del lunedì salta fuori sempre. Questa volta a sollevarla sono stati quelli di KTM, secondo cui Pecco Bagnaia nell’ultimo giro di GP di Silverstone avrebbe messo le ruote sul verde. In effetti un fotogramma che immortala il campione del mondo in carica un po’ oltre la pista c’è, ma quello stesso fotogramma dice in maniera inequivocabile che gli pneumatici della Desmosedici numero 1 hanno solo pizzicato il verde. Tanto che i sensori installati sulla moto e che comunicano immediatamente lo sconfinamento alla direzione gara non si sono attivati.
Per questa ragione i commissari non hanno accolto il ricorso presentato da KTM che sarebbe valso a Brad Binder il secondo posto, proprio a scapito di Pecco Bagnaia. La squadra austriaca, per voce di Pit Beirer, ha commentato con un laconico “si combatte contro i mulini a vento” la decisione dei commissari di non prendere in esame il ricorso. Solo questo e niente altro per non rendere brutta una giornata che per KTM, invece, è stata decisamente positiva, visto il podio conquistato proprio da Binder e visto il fatto che a Silverstone le Ducati sono sembrate molto meno lontane rispetto a prima della pausa estiva. Lo stesso Brad Binder s’è tenuto ben lontano dalla questione: “Sono contento per me e il risultato raggiunto oggi in gara – ha detto – su Aleix Espargarò e Pecco Bagnaia posso solo dire che anche loro oggi sono stati straordinari e hanno fatto un ottimo lavoro”.
Il sudafricano, che da sempre è uno specialista della pioggia, ha potuto contare, oltre che su una moto apparsa più performante rispetto al passato, anche su una scelta di gomme che hanno premiato la sua rimonta nel finale. Tenere in pista la RC16 nei primi giri, però, è stato tutt’altro che facile: “Mi sentivo un elastico perché mi avvicinavo agli altri e mi allontanavo nel giro di poco, c’erano tratti del circuito bagnatissimi e altri totalmente asciutti. Ho anche perso un po’ di tempo dietro a alcuni piloti, perché, nonostante fossi più veloce, ho dovuto aspettare a sferrare gli attacchi viste le condizioni dell’asfalto”.
Un podio che significa tanto, quindi, per Binder e per tutta la squadra, con il sudafricano che, però, vuole provare a rilanciare già dal prossimo appuntamento in Austria, proprio sul circuito che più è favorevole a KTM: “Il mio obiettivo era salire sul podio , visto che l'ho perso due volte ad Assen per un errore. Ho ottenuto un buon risultato, ma adesso voglio di più. Me lo merito io e se lo merita la squadra”