Nel box Ducati se dici pressione dici preoccupazione. Solo che i motivi non sono gli stessi e, al di là delle battute, almeno uno dei due temi è piuttosto serio, perché Pecco Bagnaia è preoccupato per la nuova regola sulla pressione delle gomme, mentre Davide Tardozzi sta in pensiero per la sua pressione durante le Sprint Race.
“Gara breve, dove ci si gioca tutto in poco tempo, per me non sarà uno scherzo, visto che sono un emotivo – ha ironizzato Davide Tardozzi – Comunque penso che le gare sprint siano una buona idea. Cambia decisamente la gestione e la mentalità del weekend di gara, anche nella mente dei piloti. Bisognerà imparare, io per primo, a gestire la pressione in maniera differente, ma questo fa parte del gioco. Vedremo chi ci riuscirà meglio, di sicuro ci stiamo preparando tutti a questo nuovo format e noi di Ducati abbiamo fatto molte prove e simulazioni. Non critico le Gare Sprint, ho già detto che l’idea mi piace, ma forse nel primo anno ne avrei proposte di meno, magari solo il cinquanta per cento invece di fare ventuno GP e ventuno Gare Sprint”. Atteggiamento di apertura, quindi, verso un nuovo modo di concepire il fine settimana di gara e “questione pressione” che diventa solo un elemento in più per rendere ancora più accattivanti le corse. La “questione pressione” che preoccupa davvero, invece, è un’altra: il sangue, il cuore e l’adrenalina non c’entrano niente e a parlarne è stato Pecco Bagnaia. Il pilota di Chivasso, infatti, s’è fatto interprete della preoccupazione già espressa da altri colleghi sul limite minimo imposto per la pressione della gomma anteriore da Michelin e Dorna.
“Abbiamo guidato ogni sessione con un'elevata pressione della gomma anteriore. Non è ancora del tutto fissato quale sarà il valore minimo – ha detto il campione del mondo della MotoGP - Ma questo potrebbe diventare un problema, non solo per noi, ma per tutti. Se segui qualcuno, è più pericoloso perché la pressione delle gomme diventa troppo alta". Qualcosa che nei giorni scorsi hanno già detto anche altri piloti e, su tutti, Marco Bezzecchi, Alex Marquez e Brad Binder, come abbiamo già raccontato qui. A preoccupare, quindi, è ciò che potrebbe succedere in bagarre, perché se il posteriore non costituisce un gran problema, l’anteriore diventa ingestibile quando la pressione si alza troppo. Da qui la proposta già avanzata dagli stessi piloti di abbassare il limite da 1,9 bar ad almeno 1,88.
“A Sepang – ha aggiunto Bagnaia – finché ho girato da solo andava tutto bene. Ovviamente non sentivo quella sicurezza che si sente quando la pressione degli pneumatici è più bassa, ma se il valore minimo è impostato in questo modo, dobbiamo essere preparati. Era importante testare. Ma una cosa è certa: se si inizia una gara con la pressione della gomma anteriore già alta e poi ci si ritrova dietro a altri pilota, potrebbe diventare un problema. Forse il prossimo test proverò a seguire qualcuno per farmi un'idea".