Dopo il brutto infortunio rimediato durante le qualifiche di Portimaõ, Pecco Bagnaia ha cominciato a ricostruire. Ha messo da parte la foga concentrandosi solo sul risultato, uscendone con un ottavo posto che, se non altro, è incoraggiante per la bella rimonta ed il passo gara dimostrato però. Bagnaia, 31 punti raccolti in cinque gare, non può essere contento considerando che nel 2021 in Portogallo aveva vinto e che ora si trova a 38 lunghezze da Fabio Quartararo (69 punti a pari merito con Alex Rins) e che Enea Bastianini ha già 61 punti.
Pecco, ad ogni modo, ha analizzato la sua situazione con lucidità: “Per il campionato sono tranquillo. Smetterò di pensarci quando non ci saranno più possibilità e non è questo il caso. Sono a 30 punti dal leader e l’anno scorso ero a -70 con sei gare rimaste, quindi non ho intenzione di mollare. Continuerò a spingere e a pensare al mondiale. Smetti di crederci sono quando non hai più possibilità”.
La moto, così difficile da guidare in Qatar e Indonesia, ha smesso di essere un problema dopo l’Argentina, quando il team ufficiale ha lavorato sulla messa a punto per rendere l’ultima Desmosedici più simile alla versione dello scorso anno. Durante il warm-up della domenica di Termas - a raccontarlo è il giornalista ed ex pilota britannico Mat Oxley - è stato utilizzato un assetto molto simile a quello che Bagnaia aveva impiegato per il GP delle Americhe 2021: “Stavamo cercando di ritrovare il feeling dello scorso anno - la spiegazione di Pecco - perché ci mancava qualcosa e finalmente siamo riusciti a trovarlo. Sentivo l’avantreno della nuova moto più alto, non avevo confidenza. Quando sei al limite piccoli dettagli possono fare una grossa differenza, che è il motivo per cui ho faticato così tanto a capire cosa stesse succedendo”.
La spalla è a posto, la moto funziona: tra Pecco Bagnaia e il podio di Jerez restano solo la pressione del team ufficiale e la necessità di recuperare (alla svelta) punti in campionato.