L’orologio segna 16:07 del primo settembre quando Pecco Bagnaia decide che è il momento giusto per presentarsi davanti alle telecamere e raccontare la sua versione dei fatti sull’incidente che lo ha coinvolto a sei giri dalla bandiera a scacchi del Gran Premio d’Aragona. La cronaca: Bagnaia è in pressione sulla terza posizione di Alex Marquez e, per approfittare di un errore di traiettoria dello spagnolo al rampino a sinistra di curva 12, apre in anticipo il gas, sfilando il pilota Gresini all’esterno della successiva 13, una veloce piega a destra ad ampio raggio. A centro curva la Ducati rossa numero 1 è nettamente davanti alla 73 azzurra, ma intanto Alex – che ha testa e busto proiettati all’interno – colpisce Pecco all’altezza delle natiche. Risultato? Finiscono entrambi nel ghiaione, col corpo del campione del mondo in carica che - per gran parte della rotolata – resta sotto la Desmosedici dell’avversario.
“Come sto? In questo momento non troppo bene – ammette Pecco ai microfoni di Sky - ho abbastanza male alla spalla sinistra. Vedremo in questi giorni di fare un bel lavoro a casa per arrivare a Misano in forma. Non dovrebbe esserci niente di rotto, anzi non c’è niente di rotto”. È la più bella notizia della domenica di Bagnaia, che ad Aragon ha archiviato il weekend più difficile della sua stagione. Due gare (Sprint compresa) che dalla terza – insabbiata – piazzola di partenza si sono subito messe di traverso. Un solo, sudatissimo, punto portato a casa al sabato, al quale potevano aggiungersi i sedici di un terzo posto oggi decisamente alla portata di Pecco che, dopo essersi liberato di Morbidelli ed Acosta, ha ricucito un distacco di quasi tre secondi da Alex Marquez, da quel terzo gradino del podio che tutto sommato gli avrebbe raddrizzato il fine settimana.
Invece Pecco tornerà in Italia dolorante, sofferente, secondo nel Mondiale con 23 punti da rimontare a Jorge Martín e un altro weekend di gara da affrontare subito, tra cinque giorni scarsi, a Misano. Eppure, nell’espressione abbacchiata e spenta di Bagnaia, sembra pesare di più lo scoramento nei confronti di Alex Marquez che altro. In MotoGP, dove ci si sfiora a 300 orari, i piloti devono potersi fidare anche del peggior rivale – è uno dei grandi insegnamenti di Valentino Rossi. In questo senso, Pecco sembra aver smarrito anche la più piccola briciola di fiducia in Alex Marquez. Non esclusivamente per il tamponamento subito, ma anche per la reazione cieca dello spagnolo, che ha completamente ignorato Bagnaia, nella via di fuga prima e nel corridoio della race direction poi. “Se Alex mi ha parlato? No, non mi ha neanche guardato in faccia (Pecco ride amaro, ndr). Sono situazioni spiacevoli, perché alla fine vai lungo, vedi che il pilota che hai dietro ti sta passando. Non è vero che non mi ha visto, prima di venirmi addosso pieno ha dato un colpo di gas, l’ho sentito e l’abbiamo anche visto dalla telemetria. Io ho approfittato di un suo errore per mettermi davanti, forse ho sbagliato a non considerare chi è Alex Marquez, visto che con lui ne sono successe diverse. In ogni caso è stato un peccato, perché dopo un weekend difficile e una partenza con la piazzola ancora sporca, stavo finalmente recuperando, andavo forte”.
Quando a Pecco viene chiesto se sia più dispiaciuto o arrabbiato, lui cerca di dipanare definitivamente la sua posizione da qualsiasi zona grigia. Si esprime con toni pacati, fermi. Non vuole infiammare la polemica, ma irrobustire il suo dissenso: “Quando uno ti prende pieno in questo modo di solito chiede scusa, invece lui mi ha mandato anche a ca*are. Diciamo che abbiamo una visione delle cose abbastanza diversa, ma è abbastanza chiara la dinamica. Evidentemente avrà le sue ragioni. In ogni caso, nel momento in cui io mi sono messo davanti ad Alex eravamo ancora dritti, non avevamo ancora iniziato la piega a destra. Io sono entrato facendo comunque una traiettoria piuttosto larga, perché sapevo di averlo all’interno e sapevo che la mia velocità era talmente superiore che l’avrei sfilato. Una volta che siamo entrati in curva ho sentito io nel casco che ha dato un colpo di gas, per questo ai box ho voluto guardare subito la telemetria per capire cosa avesse fatto. Lui è rimasto col 40-60% di gas aperto fino a quando non è andato in terra”. Alla fine della fiera Bagnaia, più che dispiaciuto o arrabbiato, sembra esterrefatto. Ad Aragon tutto è andato di traverso, Alex Marquez non ha ricevuto nemmeno la più mite delle penalità e adesso, per vincere anche questo Mondiale, Pecco avrà l'obbligo di correre libero da strascichi o condizionamenti. Dovesse riuscirci, sarà un’impresa.