Praticamente imprendibile. In una sola parola? Perfetto! Marc Marquez ha dominato anche la domenica di Aragon, tornando alla vittoria dopo 1043 giorni di digiuno e dopo l'antipasto servito nella Sprint di ieri, sulla stessa pista. Niente da dire, zero spunti anche solo per la cronaca, perchè il pilota del team Gresini s'è messo davanti sin dalla partenza e lì è rimasto dal primo all'ultimo giro, con un unico brevissimo momento in cui è stato costretto a mostrare i denti. Erano i primi giri, infatti, quando Jorge Martin gli ha recuperato quasi quattro decimi in un solo giro, con Marquez che ha immediatamente risposto stampando un 1,48, 1 che ha messo fine a ogni sogno digloria del giovane spagnolo di casa Pramac. Se in MotoGP c'è stata una prova scientifica dell'imprendibilità è esattamente quella di cui Marc Marquez s'è reso protagonista in questo fine settimana. Tanto che viene quasi più da raccontare la festa subito dopo il traguardo che il modo in cui questa vittoria è maturata.
Paradossalmente a rovinare un po' la festa di Marc, o, meglio ancora, a togliere l'attenzione dallo strardinario successo dell'ottovolte campione del mondo, ci ha pensato l'altro Marquez in pista. Alex era terzo, con un Pecco Bagnaia appena dietro in pieno recupero dopo un'altra partenza sui pattini che prima lo ha agganciato e poi, approfittando di un errore del 73, ha provato il sorpasso all'esterno che gli avrebbe garantito, almeno, il terzo gradino del podio. Invece i punti raccolti sono stati zero. perchè Alex Marquez non s'è accorto del sorpasso subito dopo l'errore e ha letteralmente travolto Bagnaia. Il campione del mondo in carica c'ha provato in tutti i modi a salvarsi, mettendo giù ginocchio e gomito, ma non c'è stato nulla da fare. E, anzi, la caduta ha rischiato anche di costargli veramente cara con una brutta botta alla gamba, dovuta alla moto di Alex Marquez che gli è caduta sopra accompagnandolo fin sulla ghiaia della via di fuga. Scena brutta e pilota convocati in direzione gara. E solito mega dibattito aperto. Con l'accaduto che, come detto, ha paradossalmente tolto l'attenzione dall'unica vera grande notizia di giornata:Marc Marquez che è tornato a vincere dopo un digiuno infinito.
Di notizia di giornata, per la verità, ce ne è stata anche un'altra. Jorge Martin, infatti, ha fatto il suo esattamente come nella Sprint di ieri, trovando il secondo gradino del podio e mettendosi in tasca venti punti che glipermetteranno di arrivare a Misano, la prossima settimana, da leader della classifica mondiale e pure con un discreto margine. "Prendere Marquez qui era impossibile - ha ammesso nel parco chiuso - Sono contento perchè per me sono punti importanti e pure perchè sono riuscito a capire subito che se avessi provato a tenere la ruota di Marc Marquez sarei finito a terra. A volte bisogna accontentarsi". Forse, ma è solo un'altra provocazione, avrebbe dovuto farlo anche Pecco Bagnaia: era piùveloce di Alex Marquez e l'avrebbe comunque passato, se non lì, poco più avanti. E magari oggi si sarebbe raccontata un'altra domenica, con lo stesso dominatore, ma con altri protagonisti.
Invece sul gradino più basso del podio, approfittando dell'uscita di scena di Alex Marquez e Pecco Bagnaia, c'è salito Pedro Acosta. Il giovane fenomeno della KTM ha confermato le buone cose mostrate nella Sprint del sabato e si è detto certo di aver ritrovato, finalmente, la strada persa dopo i primi gran premi di stagione: "Ci siamo. Abbiamo fatto un passo indietro per farne molti avanti. Il podio di oggi è anche grazie a due cadute, ma comunque è un risultato di cui dobbiamo essere contenti. Se venerdì mi avessero detto che avrei fatto due podi in questo fine settimana avrei invitato a cena chiunque me l'avrebbe detto". Dietro a Pedro Acosta un'altra KTM: quella di Brad Binder, seguito a sua volta dalla Ducati di Enea Bastianini, che ha pagato a caro prezzo l'ennesima qualifica sbagliata e a cui la super rimonta è bastata solo in parte. L'altro italiano della Ducati ufficiale, comunque, ha limitato i danni, anche se ha nuovamente subito il sorpasso di Marc Marquez in classifica generale. I punti di distacco da Martin adesso sono 71 (70 quelli di Marquez), ma la verità vera è che dopo Aragon il mondiale non sarà più solo un affare a due tra Bagnaia e Martin. Ora Marquez e Bastianini sono più vicini e adesso arriveranno due gare consecutive al Marco Simoncelli World Circuit di Misano Adriatico.
Sesto posto, dopo la brutta caduta di ieri, per Franco Morbidelli, che sembra sempre più sulla via della rinascita, mentre a chiudere la top ten ci hanno pensato Fabio Di Giannantonio, Marco Bezzecchi, Alex Rins e Jack Miller. Malissimo, invece, Fabio Quartararo, caduto nei primi giri, e tutte le Aprilia, con Miguel Oliveira che si è steso nelle prime fasi di gara, Maverick Vinales che non è passato sotto la bandiera a scacchi e Aleix Espargarò che ha chiuso undicesimo con Raul Fernandez solo sedicesimo, davanti all'ultimo al traguardo, Luca Marini.