Alla fine è quello più contento di tutti. Jorge Martin nella Sprint di Aragon ha salvato con un secondo posto un sabato che era cominciato nel peggiore dei modi (brutto crash a inizio qualifica) e che invece è finito con il primo posto nella classifica generale ritrovato dopo la giornata terribile di Pecco Bagnaia. Ok, Marc Marquez è andato più forte, ma essere il primo degli umani è bastato al giovane pilota spagnolo di Pramac per mettere nel sacco punti importanti e ritrovare da subito la concentrazione in vista della gara lunga di domani. Prima, però, Martin ha voluto togliersi un sassolino dalla scarpa, rispondendo – proprio come ha fatto Pecco nella serata di venerdì – a quanti continuano a sostenere che a Aragon la Desmosedici 2023 vada più forte della 2024. Le moto non c’entrano, secondo il Martin pensiero, e la differenza l’ha fatta Marc Marquez, che con questa pista ha un’alchimia magica.
“GP23 o GP24? Non apriamo questo discorso perché non c’è niente da dire – ha affermato ai microfoni di Sky - La curva in cui Marc va meglio è la 10: quella curva porta il suo nome non a caso”. Impossibile, al di là dei problemi di grip avuti, replicare quello che riesce a fare il 93, con Martin che però è certo di poter dare fastidio a Marquez domani se questa notte nel box si lavorerà ancora sulla moto. Il problema è principalmente l’asfalto e il comportamento della moto sulla nuova copertura.
“Noi con le Ducati stiamo soffrendo più di tutti, ne ho parlato anche con Aleix Espargarò e anche se tutti lamentano problemi di grip sembra che noi siamo quelli che fanno più fatica – ha spiegato ancora Martin - Marc riesca a guidare in maniera performante anche in queste condizioni, noi invece soffriamo abbastanza. Io ho avuto questo problema qui a Aragon già due anni fa e avevo già provato a gestire la moto in condizioni così e mi sono abituato prima, ma la verità è che dopo due giri il davanti si chiude ovunque e è difficilissimo non cadere”.
Lui c’è riuscito e gli è bastato per salire sul secondo gradino del podio e riconquistare la leadership in classifica generale. C’è riuscito anche il diretto rivale, Pecco Bagnaia, ma capitalizzando molto meno. “Penso che sia successo anche altro a Pecco – ha aggiunto Martin – siamo stati simili per tutto il weekend e pensavo di lottare con lui. Spero che torni. Per quanto riguarda me, abbiamo lavorato con le medie, la soft mi spinge troppo, mentre con la media dietro mi sento meglio. Ma la verità è che Marc fa molta differenza e solo se troveremo il modo di chiudere un po' il gap potremo lottare con lui. Alla fine per me è stata una giornata positiva: dopo la caduta di questa mattina è stato difficile avere la fiducia per andare forte in qualifica. La partenza è andata bene, ho fatto quello che volevo fare, ero secondo, ho provato a stare dietro Marc ma già al terzo giro ho capito che sarebbe stato impossibile. A lui viene tutto facile qui. Abbiamo chiuso un po' il gap da ieri, domani contiamo di fare un altro steppetino”.