Il venerdì del Qatar aveva lasciato in dote agli appassionati della MotoGP la sensazione che una prima piccola svolta della stagione stesse per realizzarsi: Pecco Bagnaia davanti a Marc Marquez nel time attack finale delle Prequalifiche e in stato avanzato di lavoro sulla comprensione delle gomme, con 63 e 93 che erano stati gli unici a scendere in pista con una media usurata negli ultimi minuti del turno invece di assaltare il cronometro con un'ulteriore soft nuova di zecca. Piccoli passi in avanti in diverse aree - compresa la frenata, dove Pecco dichiarava di aver ritrovato stabilità al posteriore - che sono sprofondati nella sabbia del deserto oggi. Undicesima casella in griglia di partenza, ottava piazza sul traguardo della Sprint Race.
Una di quelle giornate in cui le cose non girano e tu lo capisci all'istante: al primo tentativo del Q2 Pecco non è riuscito a mettere in banca un buon tempo a causa di un problema tecnico (non ha specificato quale per ragioni di protocollo, che solitamente viene osservato quando le magagne risalgono alle gomme), al secondo è scivolato in ingresso di curva quattro, dopo aver illuminato il primo settore di rosso. "In realtà non sono entrato tanto più veloce dei giri precedenti - ha spiegato Pecco a Sky - ma con un angolo diverso di piega rispetto al solito, quindi quando il posteriore si riallineato ha spinto sul davanti e mi si è chiusa. Lo sbaglio è stato mio, perché non essendo riuscito a fare un bel tempo con la prima gomma mi sarei dovuto prendere un po' meno rischi".
Da quel momento Bagnaia ha capito che questo sabato di metà aprile non girava a suo favore, che provare a cancellare le sfortune prendendosi dei rischi non avrebbe pagato, anzi avrebbe solo peggiorato la situazione. Così, partito per la Sprint Race di nuovo con le sensazioni negative di inizio stagione sulla GP25, ha intelligentemente adottato una mentalità conservativa, distaccata: non si è innervosito quando è scivolato in dodicesima posizione e si è visto sopravanzare dall'ex rivale Jorge Martín - sempre col numero uno sulla cupolino ma con una serie di acciacchi fisici che al momento fanno di lui un outsider di lusso - e non si è esaltato quando la fiducia è tornata lentamente nelle mani, mentre le soft scelte dai piloti che aveva scavalcato Bagnaia nei primi giri presentavano il conto.

Così il 63 è tornato su, inanellando nella seconda metà di Sprint giri che non avevano nulla da invidiare alla terza posizione del podio, contesa da Morbidelli Quartararo e Aldeguer, in quel momento troppo lontani. Con decisione, però, Bagnaia nel finale ha attaccato Acosta, Vinales e Zarco, tentando all'ultimo giro di agganciare anche Ai Ogura per una settima posizione che non è arrivata. Per Pecco, almeno, arrivano due punti in classifica, anche se ci si aspettava ben altro. Da portarsi a casa, oltre a quelli, c'è l'onestà con cui il pilota di Chivasso ha denunciato i suoi limiti: "Cos'è successo? Ehhh - sorride Pecco consapevole - ho faticato. Niente, purtroppo non risolvo questo mio limite nelle Sprint Race, in cui non riesco a frenar forte e non riesco a superare. In realtà l'unica differenza sulla moto è il serbatoio, ma nelle Sprint mi sento molto limitato ogni volta in cui provo ad avvicinarmi a qualcuno e freno ho molto più front lock del normale. Quindi sono rimasto lì, il primo giro non è andato male, ma dopo sono stato risucchiato e ci ho messo un po' a ritornare su. Non riuscivo a fare il mio passo, non riuscivo a guidare come avrei voluto e ho finito ottavo, ma era inevitabile considerando i limiti di guida che stavo avendo, non ero fluido come nel resto del weekend. Se fossi partito davanti non avrei vinto, perché non mi sentivo comodissimo, però il terzo posto sarebbe stato probabilmente alla portata perché ho visto il passo che hanno tenuto tra la terza e la sesta posizione, e non è stato un passo veloce".
Un altro aspetto positivo, in questo inizio di stagione in cui complessivamente Bagnaia è sempre rimasto piuttosto lontano dalle prestazioni di Marquez, è che i punti di distanza in classifica sono solamente 21. Destinati a crescere nell'immediato? Probabilmente sì, ma con Pecco Bagnaia i conti si fanno sempre alla domenica sera: "Per la gara di domani sono abbastanza convinto, so di riuscire a fare di più".