Franco Morbidelli ha conquistato il podio nella Sprint del GP del Qatar. Ma come, la cronaca di una gara comincia da quello che è arrivato terzo? La domanda sarebbe più che legittima, solo che cominciare da primo e dal secondo potrebbe non fare più neanche notizia. Sì, perché davanti a tutti, per la quarta volta in quattro Sprint, hanno chiuso Marc e Alex Marquez. Ancora loro. Nel solito ordine. Con buona pace di tutti gli altri che ancora una volta hanno solo potuto prendere atto dello stradominio dei due fratelli di Cervera. A dire il vero Alex c’ha pure provato, nei primi due giri, a dare minimamente fastidio al fratello, con un sorpasso “immediatamente vendicato” e Marc che in quel momento stava solo dando il tempo alla sua gomma di raggiungere gradualmente la temperatura più performante. Poi nella notte di Lusail è ricominciato il solito assolo della Ducati tutta rossa col 93 sul cupolino.

“Direi che abbiamo avuto una buona prestazione, almeno per la prima parte – ha tagliato corto Marc nelle interviste al parco chiuso - La sensazione sulla moto è sempre stata buona, non mi aspettavo di fare così bene questo weekend perché qua ho qualche difficoltà. Invece le sensazioni sono buone: grande costanza, sono riuscito a migliorare, ero più comodo negli ultimi giri. Vediamo se riusciamo a migliorare delle piccole cose sulla distanza di gara, ma la sensazione è buona. Alex mi ha attaccato? Sì, ma sapevo che il mio ritmo sarebbe stato migliore". Tutto in scioltezza, dunque, e nel bel mezzo del peggior sabato possibile di Pecco Bagnaia, che invece, dopo essere scattato dall’undicesima casella, s’è ritrovato a fare i conti con i soliti guai del traffico, fino a risalire solo nel finale fino all’ottava posizione. I punti di distacco dal nuovo leader del mondiale, ora, sono venti, con un Alex Marquez nel mezzo che, almeno nelle intenzioni, domani proverà a riprendersi la vetta della classifica generale.
“C'ho provato oggi e ci riproverò domani – ha detto il più piccolo dei fratelli di Cervera - nei primi giri speravo di averne di più: volevo superarlo per cercare di creare un distacco, ma evidentemente Marc è stato più bravo, più veloce e anche più coraggioso qua e là. Nel terzo settore ha qualche difficoltà in più, ma niente di significativo. Io devo migliorare ancora qualcosina per riprovarci domani, ma per oggi credo che sia andata bene". Quasi un modo per sottolineare che no, contro questo Marc Marquez c’è buono solo Marc Marquez e che tutto quello che si può fare davvero è provare a stargli addosso. La stessa cosa che un commovente Fabio Quartararo ha fatto negli ultimi giri con Franco Morbidelli, nel tentativo di riportare la Yamaha M1 sul podio. Per il francese, alla fine, è stato solo quinto posto, visto che a due curve dalla fine è arrivata anche la Ducati di Aldeguer. “In verità – ha detto Franco Morbidelli – non mi sono neanche accorto che Quartararo e Aldeguer stavano arrivando, perché non stavo attento a quello che succedeva dietro di me: stavo pensando a difendere il mio terzo posto e mantenere il mio passo".

Chi sicuramente qualche emozione in più l’avrà provata è Fermin Aldeguer, oggi appena giù dal podio e al primo risultato veramente importante da quando corre in MotoGP, con il giovane spagnolo che è riuscito a tenersi dietro anche un Fabio Di Giannantonio bravo in rimonta, ma che paga troppo i primissimi giri nel traffico. Il romano deve accontentarsi della sesta piazza, davanti al sempre più incredibile Ai Ogura, Pecco Bagnaia, Maverick Vinales (unico nei dieci con la gomma morbida) e Marco Bezzecchi (protagonista del solito rimontone).
E Jorge Martin? Il campione del mondo non ha portato a casa punti, ma ha visto la bandiera a scacchi e la sedicesima posizione vale quasi quanto un podio per un pilota che non saliva su un prototipo da corsa da praticamente cinque mesi. Il campione spagnolo ha lottato anche con un buon passo nei primi giri, risalendo a ridosso della top 10, salvo poi cedere, verosimilmente, alla stanchezza e agli inevitabili guai fisici dovuti alle “ferite” che si porta addosso. Per quanto riguarda gli italiani in gara, Enea Bastianini ha chiuso tredicesimo, mentre Luca Marini, con l’unica Honda ufficiale (Joan Mir non ha corso a causa di un malanno fisico), è passato quindicesimo sotto la bandiera a scacchi. Ultima curiosità? Nessuna caduta e solo un ritiro: quello di Johann Zarco.
