Il GP di Austin è stato l’ennesima conferma del fatto che Pecco Bagnaia c’è, pronto per lottare nelle posizioni di testa. Il weekend era partito male, ma l’aiuto di Jack Miller - che gli ha spiegato come fare il T1 - e la sua velocità hanno fatto il resto, portandolo a partire dalla pole position per la terza volta consecutiva. In gara però le cose sono andate diversamente: veloce ma non abbastanza, al punto che nelle prime fasi della corsa sembrava avesse avuto un problema con gli pneumatici. Mantenendo la calma è riuscito ad arrivare comunque sul podio - il terzo consecutivo - ma con Fabio Quartararo al secondo posto il titolo sarà un discorso da posticipare al 2022.
Nella consueta intervista al backdrop ai microfoni di Sky, Bagnaia ha subito spiegato perché non ha festeggiato sul podio con gli altri due: "Mi sembrava giusto e rispettoso per la famiglia di Vinales per l’accaduto di una settimana fa. È una cosa fresca che affligge un po’ tutti e secondo me è stato più giusto”. Parole del tutto coerenti con l’approccio di Pecco alla tragedia del Mugello, quando ad andarsene era stato Jason Dupasquier. Ma la gara, tutto sommato, non è stata entusiasmante per il ducatista: “Siamo partiti abbastanza bene, Marc è stato fortissimo in partenza e alla prima curva non ho fatto una staccata esagerata perché in questi giorni ai primi giri dovevo state un po’ attento col davanti. Ma comunque non ho sentito lo stesso grip di ieri, ho cercato di far funzionare la gomma e quando ha iniziato a funzionare ho aspettato che gli altri iniziassero a calare un po’”.
Le gomme, quindi, hanno giocato ancora una volta un ruolo determinante. Pecco non accusa Michelin, anzi: secondo lui ha avuto lo stesso problema di Marquez e Quartararo a Misano. Come a dire che la ruota gira e che prima o poi viene il momento di fare i conti con una gomma meno performante: “Venendo qui sia Marc che Fabio mi hanno detto che la loro gomma ha performato da subito, come è successo a me a Misano. A me invece è andata esattamente al contrario, qui ci ho messo quei due o tre giri in più. Sono cose che possono capitare, succede. Guarderemo come mai succede però, perché a Misano quando sono partito da subito avevo un ritmo eccezionale mentre oggi i primi giri non riuscivo a “trazionare” bene, soprattutto a destra”. Se così fosse tuttavia, il problema andrebbe risolto il prima possibile: in un campionato che sceglie il monomarca la differenza la dovrebbero fare esclusivamente le scelte di mescola, non il lotto fornito dal costruttore.
Sul titolo infine, Bagnaia (a 52 punti da Quartararo quando mancano 3 gare) non si fa grosse illusioni, ma sa che i progressi ci sono stati e che i risultati arriveranno: “Purtroppo abbiamo perso altri punti in campionato e adesso è veramente dura, ma non mi sento giù di morale. Per noi non è stato facile. Sappiamo benissimo dove abbiamo perso questi punti durante l’anno, un po’ per miei errori e un po’ per problemi vari, però stiamo crescendo molto gara dopo gara”. Ha concluso il piemontese.