“Se mia nonna avesse i baffi sarebbe mio nonno” – Pedro Acosta se ne è uscito così alla presentazione del team con cui tenterà di mettere le mani sul titolo mondiale di Moto2, rispondendo a quelli che gli facevano notare che lo scorso anno ha sprecato un po’ troppe occasioni. E’ stato l’anno d’esordio nella categoria di mezzo e Acosta ha ammesso di essersi trovato un po’ in difficoltà nel prendere le misure con la moto, l’ambiente e gli avversari. Senza perdere mai, però, la voglia di scherzare e buttarla a ridere.
Tanto da ricordare ogni giorno di più un certo Valentino Rossi. In Spagna sono in molti a sostenere che Acosta sia diventato per il Dottore un vero e proprio pallino e che gli uomini del Team VR46 stanno lavorando ormai da anni per portarlo in MotoGP in sella alla moto della squadra di Tavullia. Acosta, dalla sua, continua a giurare fedeltà a KTM, ma i colpi di scena, quando ci sono di mezzo le corse, sono sempre dietro l’angolo. Al momento, come ha detto lo stesso pilota murciano, c’è solo la consapevolezza che l’obiettivo è proprio la MotoGP, ma senza alcuna fretta. “Ho vinto in Moto3 un titolo mondiale – ha detto a Mundodeportivo – voglio fare lo stesso in Moto2 e poi se ci sarà la possibilità di correre in MotoGP vedremo. Forzare i tempi sarebbe un errore”.
Una maturità professionale, quella palesata da Acosta, che si contrappone a quell’aria tutta sua da eterno sfasato che ha solo voglia di divertirsi, con il murciano che, però, vuole mettersi prima definitivamente alle spalle un 2022 avaro di soddisfazioni. “Non è stato un anno facile, la stagione non è iniziata come ci aspettavamo, ma alla fine abbiamo fatto delle belle gare e abbiamo raccolto tanti punti. Non si può dire che le cose sarebbero andate meglio partendo diversamente: se mia nonna avesse i baffi sarebbe mio nonno”.
Un modo scherzoso per respingere le critiche al mittente e per ribadire la volontà di restare ancorato al presente, puntando obiettivi più vicini per poter raggiungere poi quello grosso davvero: la consacrazione tra i grandi della MotoGP. “Dobbiamo concentrarci su noi stessi e spingere per ottenere il meglio e, soprattutto, non ripetere gli errori dell'anno scorso, perché ne abbiamo fatti tanti e dobbiamo cercare di evitare che si ripetano – ha detto Acosta, provando a punzecchiare KTM e gli uomini del suo team – E’ un peccato che i test che abbiamo fatto siano stati tutti condizionati dalla pioggia e dal maltempo, è come se avessimo lavorato sul nulla e ora iniziamo la stagione senza tanti riferimenti. Ma è stato lo stesso per tutti gli altri, quindi aspettiamo il primo gran premio per capire dove siamo e a cosa possiamo ambire”.