Mentre Pecco Bagnaia festeggia il ritorno alla vittoria nella Sprint race del sabato, cosa che non avveniva dal gran premio di Australia del 2013, dall’altra parte del box Ducati si respira aria di delusione e inc***atura. Tutto avviene all’inizio del terzo giro, staccata della San Donato, Bastianini supera Martin nella staccata in fondo al rettilineo, va lungo e Martin incrocia ma un po’ Enea cerca di tornare alla corda un po’ allarga Martin e i due si toccano, con Enea che termina la sua gara nella ghiaia. "Non l'ho rivista, ma l'ho sentita" - aveva scherzato a caldo. Da parte della direzione non arriva nessuna penalità e Bastianini non la prende molto bene, anche se poi in sala stampa non ne fa un dramma: “Peccato che è finita così presto la gara, perché eravamo veloci e ho visto che anche Jorge era un po’ al limite, quindi ho pensato di ripassare subito e… niente, è entrato come se non ci fossi ma c’ero. Diciamo che se non è da penalità è molto molto vicino”. I segnali che arrivano però sono buoni e fanno ben sperare per la gara di domenica: “Sarà più impegnativa, perché le gomme, soprattutto quella davanti, si consumano molto quindi bisogna bisognerà cercare di preservarla molto bene; poi ci sarà da prendere la decisione della posteriore, però sono abbastanza convinto e ho già una mia idea in testa”.
I due giri fatti non sono sufficienti per dire come sarebbe andata a finire, ma Enea è convinto che avrebbe potuto lottare con i primi: “Potevo provare almeno ad andare a lottare con Pecco, era fattibile”.
Ma l’attenzione è già tutta sulla gara di domani: "Penso di avere buone possibilità di star davanti, però si vedrà domani. Ci vorrebbe sicuramente una bella partenza come quella di oggi. Correre al Mugello dove sono tornate a vederci così tante persone aumenta il rammarico per la caduta, ma speriamo di farle felici domani”.
A Barcellona c’è stata molta rabbia per le decisioni della direzione gara, oggi Enea sembra più tranquillo: “sto andando a parlare con la direzione e a guardare con loro le immagini, ma non voglio che queste cose mi distraggano, voglio essere concentrato per la gara di domani e portare a casa il miglior risultato possibile”.
Questa è sicuramente un’ottima idea, anche perché con la caduta di Martin la classifica si è accorciata, ora Enea è quarto a 61 punti dal leader, ma se c’è una cosa che abbiamo imparato in questi anni è proprio di non dare per vinto (o perso) un mondiale quando ci sono ancora così tante gare e tanti punti in palio. Diventa sempre più evidente, però, che c’è bisogno di un regolamento che sia chiaro e semplice nell’attuazione e che le penalità siano definite in modo da lasciare minor spazio possibile alle valutazioni degli stewart e della direzione gara.