“Abbiamo condiviso un dolore immenso, adesso pretendo di condividere con lui la gioia della sua guarigione e nel frattempo, in occasione del suo compleanno, gli mando un abbraccio enorme. A lui e alla sua famiglia” – E’ questo l’augurio speciale di Paolo Simoncelli a Fausto Gresini. Su quanto i due siano legati e quale sia, appunto, il loro legame, non c’è molto da dire. Perché è storia. Ecco perché quando gli abbiamo chiesto quale fosse il suo messaggio per Fausto, alla vigilia dei suoi sessanta anni, non ha avuto dubbi.
“Un compleanno del cavolo davvero – ha proseguito Paolo – Certo non pensava di doverlo passare così e come non lo pensava lui non lo pensavamo nessuno. Ma è uno forte e combattivo, ce la deve fare a venirne fuori al meglio”. Poche parole, in perfetto stile Paolo Simoncelli, ma sempre dirette al punto e provenienti dal cuore. “Gran brutta bega, non ci voleva. E non ho altro da aggiungere se non che lo abbraccio” – ha chiosato.
Fausto Gresini, lo ricordiamo, era stato costretto al ricovero nei giorni immediatamente successivi al Natale, con il Coronavirus che si è subito mostrato in una forma decisamente aggressiva per lui, provocandogli problemi respiratori. Trasferito, dopo le prime 24 ore trascorse ad Imola, all’Ospedale Maggiore di Bologna, le sue condizioni sono andate via via peggiorando, tanto che i medici hanno indotto il coma farmacologico.
La situazione sembrava essersi stabilizzata, con Gresini che, pur restando in condizioni critiche, era riuscito anche ad incontrare (in videochiamata) i familiari. Poi una strada che sembrava ormai in discesa s’è nuovamente trasformata in una salita: febbre alta, necessità di ventilazione e sedazione. Condizioni stabili, dicono i medici nell’ultimo bollettino diffuso, ma gravi. Domani, 23 gennaio, compirà sessant’anni: tutti, o quasi, passati nel motorsport. Prima come pilota, vincendo due mondiali in 125, poi come Team Manager. Anni di gioie grandi e, purtroppo, anche di dolori terribili, come quel maledetto giorno d’ottobre del 2011 in Malesia, quando Marco Simoncelli se ne è andato guidando la moto del team Gresini.
L’abbraccio di quel giorno tra Paolo, il padre di Marco, e Fausto, il padre sportivo di Marco, è una immagine che resta scolpita nella memoria di chiunque ha amato e ama le corse in moto. E quell’abbraccio tra due amici che hanno condiviso il peggio deve rinnovarsi adesso in nome di una gioia: la guarigione di Fausto, appunto. Per Paolo Simoncelli è un augurio, una speranza pronunciata quasi come una pretesa. “Sono in contatto con la sua famiglia, ho sentito sua moglie, è chiaro – ha concluso Paolo – ma penso che in questi casi si debba solo far sentire la vicinanza, senza dare fastidio. Io ci sono passato, ne so qualcosa, e troppe parole a volte infastidiscono e basta”.