Da qualche anno i social sono invasi da video sul mindset, lo spirito imprenditoriale fatto di docce fredde alle cinque di mattina, macchine lussuose (spesso a noleggio) e una filosofia di vita che celebra il sacrificio, specialmente quando viene perpetrato per accumulare denaro. Tra sedicenti imprenditori, discorsi motivazionali da self made man e discorsi estrapolati da film americani c’è sempre una buona fetta di storie provenienti dal mondo dello sport, soprattutto roba di basket, da Kobe Bryant che si allena mentre gli altri dormono a Jordan che fa più o meno lo stesso raccontandolo con altre parole. Se proprio vi piacciono queste storie, quella di Pecco Bagnaia può fare al caso vostro: il campione del mondo in carica della MotoGP infatti ha raccontato che non andrà in vacanza in queste cinque settimane di pausa, preferendo concentrarsi sul recupero dall’infortunio alla caviglia - che non gli ha impedito di vincere al Mugello e in Olanda - in vista della seconda metà di stagione.
Bagnaia l’ha detto mentre tutti gli altri piloti hanno parlato di vacanze, mare e relax in un video prodotto dalla MotoGP, ma l’ha anche ripetuto alla stampa dopo la vittoria di Assen spiegando un po’ meglio le sue motivazioni: “Domizia (la fidanzata, ndr) lavora a luglio, quindi andare al mare sarebbe complicato”. Fatto sta che se c’è un pilota che merita di riposarsi quello è lui, 36 punti dal primo degli inseguitori (Jorge Martin) e la consistenza per arrivare a fine stagione in testa alla classifica senza grosse sorprese. Quello che significherebbe in termini di numeri, record e quant’altro lo sappiamo già: prima riconferma della storia per Ducati in MotoGP, primo pilota italiano dal 2009 di Valentino Rossi a ripetersi, primo pilota della storia della MotoGP a vincere un titolo col numero uno sulla moto. Pecco questa cosa la può fare, è addirittura vicino ad arrivarci con qualche gara d’anticipo. Eppure tolta qualche eccezione - tra cui la festa di nozze di Luca Marini previste a fine luglio, a cui parteciperà di certo - Bagnaia ha preferito evitare la cosa. Il che, al netto dei video perfetti per le pagine sul mindset, ci ricorda quanto la vita dei piloti di oggi sia diversa rispetto a quella che potevano permettersi i campioni quindici anni fa: con venti weekend, quaranta gare, impegni con gli sponsor e allenamenti fai fatica ad andare in ferie anche quando nessuno ti chiede di correre in moto. Non solo però, questa storia ci restituisce anche uno dei tanti parametri che rendono Francesco Bagnaia un grande di questo sport, lui che è appena salito sul podio dei piloti italiani più vincenti nella classe regina: i migliori hanno fame, sempre. Perché vincere diventa una necessità anche più importante di una vacanza.