Le WAG finiscono spesso sotto i riflettori, sia perché suscitano curiosità sia perché sono volti noti. Nella Formula 1, le donne del paddock possono attrarre per la loro bellezza, lo stile, ma anche per le loro personalità, carriere e aspetti personali. Questi ultimi sono particolarmente rilevanti. Il problema principale è che abbiano opinioni proprie, facciano scelte autonome o si esprimano a sostegno di cause che non sono ben accette al pubblico dei fan dello sport, almeno a una parte di essi. A oggi, sembra che pur volendo mantenere una bassa visibilità, la situazione non cambierebbe, perché tutto verrebbe frainteso comunque. In generale l'uso dei social ha amplificato la loro "fama", facendo nascere vantaggi ma soprattutto pregiudizi che influenzano quotidianamente la percezione pubblica di queste e chiunque faccia parte di questo mondo, indipendentemente dal genere o dalla funzione, finisce per avere ogni sua azione scrutata e giudicata in profondità, come un like, un commento o un repost su Twitter. Figuriamoci ciò che accade a chi si mette accanto a piloti di fama mondiale, dove si diventa facilmente oggetto di voci che distorcono la realtà.
Una delle protagoniste è Kelly Piquet, figlia del tre volte campione Nelson Piquet. La sua esposizione mediatica si è amplificata grazie alla relazione con Max Verstappen e tra le partner ai box è quella che finisce più frequentemente al centro di critiche e odio online. Spesso, però, si tratta di pregiudizi che non dipendono da un comportamento di cui è direttamente responsabile: parte di questi si collega infatti alle controversie passate coinvolgenti proprio suo padre, accusato di razzismo e sessismo. Oggi queste accuse la perseguitano. Tuttavia molti commenti negativi si concentrano sul suo carattere e su come si relaziona con i fan, che spesso la trovano poco simpatica. Kelly è stata vittima di un sacco critiche ingiuste per questo, come l’accusa di ritoccare le sue foto sui social - cosa umana, no? – o l’episodio che riguarda presunti screenshot manipolati, come lei ha affermato, secondo i quali Kelly avrebbe contattato un fotografo a Monaco nel 2017 e questi, dopo aver rifiutato, sarebbe stato insultato dalla modella. “Sono stata sommersa da accuse, voci e situazioni inventate", si è difesa Kelly sul suo Instagram. "Le critiche recenti sono diventate insostenibili. Chi mi conosce sa che non mi comporterei mai così”. In suo sostegno è intervenuto il suo compagno, che ha ritenuto appropriato difendere anche la loro relazione. Perché nonostante la loro storia sia iniziata in un periodo di tumulto dovuto alla rottura con Daniil Kvyat per presunto tradimento, e considerando la differenza di età con Max, entrambi sembrano essere felici. Kelly avrebbe infatti dapprima cercato solo supporto a casa dell’olandese, prima che sbocciasse l’amore. Eppure, la modella non è stata l’unica accusata di razzismo.
Conosciuta per la sua eleganza e discrezione, Alexandra Saint Mleux, compagna di Charles Leclerc, ha saputo mantenere un basso profilo fino a un certo punto. Già dall’inizio è stata spesso paragonata alla ex del pilota, Charlotte Siné, per una somiglianza sorprendente, alimentando l'ipotesi che Leclerc abbia un preciso "tipo" di donna, e che lei sia quindi finita solo in un “passaggio del testimone” – le fidanzate del monegasco erano tutte amiche, a partire da Giada – in cui tutte sono spacciate per relazioni di convenienza. Ma la comunità online non perdona nulla e malgrado oggi la situazione sia più calma e abbia più sostenitrici, una controversia rimane irrisolta. Nel 2017 la ragazza avrebbe messo like a un tweet visto come razzista e questo sarebbe stato cruciale, visto che una volta scoperto, le fan indignate hanno iniziato a sentirsi offese e a ritenere opportuno eliminare le pagine a lei dedicate. Questo episodio ha offuscato la sua delicatezza e sebbene alcuni abbiano difeso la necessità di concederle una seconda opportunità, navigare tra l'opinione pubblica e lo scrutinio dell’era digitale in cui le azioni passate influenzano il presente è davvero complesso. Per lei e per le altre il sostegno dei fan è volatile e dipendente da variabili che non si possono controllare e lei stessa ne è consapevole, tanto da mantenere la sua attività social il più privata possibile.
TikTok è spesso teatro di attacchi mirati alle WAG, quasi paragonabili al bullismo. Commenti come "Non sa nemmeno portare i tacchi" o "Il razzismo non riguarda solo il colore della pelle" o “È rifatta”, sono diventati comuni, esponendo qualsiasi loro interazione a una sorta di gogna. Perché che l’invidia o la gelosia possano essere la causa di accanimenti nei loro confronti è risaputo e lo conferma il fatto che ogni nuova partner sia accusata di essere “PR”. Cosa significa? Che tutto sarebbe fatto unicamente per creare una vetrina, a entrambi. Un esempio recente è Rebecca Donaldson, fidanzata di Carlos Sainz, che ha subito critiche ancora prima che la loro relazione fosse ufficializzata. La questione dei social e dell’importanza della relazione è stata messo in discussione già dal fatto che il pilota non seguisse ancora la ragazza. “Quello che più mi confonde è il fatto che si siano baciati, così, pubblicamente, e poi si siano seguiti” è infatti uno dei commenti. Per i motivi sopra, l’importanza di ogni gesto sui social giustifica e consolida un legame, lo distrugge o lo mette in pubblica piazza, pronto al giudizio. Eppure Rebecca e Carlos sembrano più uniti che mai, sebbene il madrileno la baci a occhi spalancati, ma quella è un’altra storia…
E destinata alla stessa sorte è Magui Corceiro. Modella, influencer e attrice, recentemente finita al centro dei rumors per una presunta relazione con Lando Norris. Le voci sono iniziate prima ancora che apparissero delle foto a Monaco che la ritraevano in sua compagnia. Da allora, i due sono stati avvistati insieme in diverse occasioni, con indizi che includono like ai post e storie, come quella in cui Magui sembrava seguire il GP di Miami mentre era a cena con delle amiche. Eppure i due non si seguono sui social, lasciando tutto lo spazio alle leonesse da tastiera di fare congetture sul reale stato della loro relazione e su possibili motivi opportunistici da entrambe le parti. Oltre alla questione della vita sentimentale, anche Magui è stata vittima di accuse di islamofobia per alcuni mi piace a qualche meme che usano il black humor per descrivere la situazione delle donne in Arabia Saudita. Inoltre avrebbe anche usato la “N word” in qualche risposta. Ad aggravare l’ira delle fan c’è anche il fatto che la relazione già turbolenta con il suo ex, il calciatore Joao Felix, sia finita per infedeltà da parte della modella e quindi perché non dovrebbe ripetersi?
Questa ossessione dei "fan" suggerisce che, come in ogni competizione, tutto oscilla tra affetto e disappunto e probabilmente l’esigenza, ingiustificata a tratti, di proteggere il proprio pilota preferito si fa così forte da rendere ancora più intense le dinamiche di scherno sui social. Questi giocano una parte fondamentale nella percezione delle WAGs, con ogni loro passo giudicato e ogni piattaforma che alimenta astio o protezione a seconda del momento storico. Fortunatamente, non a tutti importa cosa facciano o chi siano davvero queste persone che accompagnano i piloti. E se oggi le protagoniste sono loro e Alexandra stia iniziando a guadagnarsi un po’ di perdono dopo essersi mostrata di più in pubblico, chissà cosa servirà alle altre per redimersi, se mai potrà accadere.