Tante piccole gocce fanno il mare. Paolo Simoncelli lo ha detto ai colleghi di Motosan, spiegando così la sua scelta di non pensare nemmeno ad un futuro in MotoGP per la SIC58 Squadra Corse. La mentalità è quella del “buon padre di famiglia” (e chi meglio di paolo? Ndr) che non intende fare passi troppo grandi rischiando di finire in un giro che poi diventerebbe ingestibile. Più semplicisticamente: è questione di sponsor. Correndo nel CIV, o nel CEV, o anche in Moto3 e persino in Moto2, infatti, si riescono a racimolare più somme che arrivano da vari sponsor, mentre in MotoGP c’è un grosso introito, che di solito arriva da un solo soggetto, e piccole sponsorizzazioni che però, tutte insieme, non basterebbero a sostenere neanche metà delle spese. Conti alla mano, quindi, Paolo ha scelto: “La prospettiva della SIC58 Squadra Corse in Classe Regina non esiste, non ci penso nemmeno”.
Il timore è chiaro: se per una ragione o per un’altra vengono meno gli accordi con lo sponsor principale, si finisce a sedere per terra e risollevarsi diventa impossibile. “Con tanti piccoli sponsor – ha invece aggiunto Paolo – Se anche se ne tira indietro uno, riesci ad andare avanti”. Mondiale Junior, Moto3 e MotoE, quindi, e nessun grillo per la testa, almeno per adesso, con anche l’ipotesi di una squadra in Moto2 che al momento sembra definitivamente accantonata. “È già molto difficile, complicato, soprattutto economicamente. In MotoGP la musica cambia troppo. Quanto alla nostra squadra in Moto3 – ha proseguito Paolo Simoncelli - In questo momento nessuno ci sta dando favoriti e potremmo essere noi la sorpresa. Vedo Riccardo Rossi molto convinto e Lorenzo Fellon in crescita: se capisce che deve essere un po' meno testardo può fare bene. Poi in MotoE abbiamo Kevin Zannoni che lo scorso anno è stato veloce nelle ultime gare, ha fatto segnare il giro più veloce a Misano e ha davvero un buon potenziale. Non faccio pronostici, non dico niente, ma penso che possiamo essere protagonisti”.
Chi, invece, protagonista non lo sarà più, o comunque lo sarà in maniera diversa, è Valentino Rossi. Il nove volte campione del mondo e Paolo Simoncelli sono legati più che altro dal ricordo di un affetto grande: quello di Marco. Ma Paolo oggi è prima di tutto un uomo di sport e sul futuro delle corse in moto adesso che non ci sarà più Valentino Rossi ha una sua idea: “Abbiamo vissuto altri momenti simili. Ricordo quando se ne andò Giacomo Agostini, quando lasciò le competizioni Mike Hailwood… Le cose continuano – ha concluso - Secondo me è più una questione mediatica. I piloti delle piccole categorie dovrebbero essere spinti di più per poter creare personaggi futuri. In Moto3 siamo un po' abbandonati. Valentino c'era, in tanti hanno seguito il faro del 46 e ora si ritrovano un po' scoperti, il problema è proprio quello”.