Quattrocento Gran Premi gommati Pirelli da toccare in Bahrein e una rivoluzione tecnica sempre più alle porte. Lo storico marchio italiano, infatti, da anni sta progettando il nuovo pneumatico da 18 pollici da sviluppare per le nuove monoposto del 2022: “La collaborazione con F1 e team è ottima, i primi test sono andati molto bene, è una sfida di cui siamo entusiasti” ha detto a La Gazzetta dello Sport Stefano Bizzi, Responsabile Pirelli R&D Motorsport.
Un grande salto in avanti quello dell’azienda con sede a Milano che da un divieto è riuscita a rinnovarsi. Già da qualche anno la F1 ha deciso, infatti, di rinunciare ai numerosi test di sviluppo per contenere gli alti costi. Un’opportunità per rinnovarsi per Pirelli: “È stata una fortuna perché da quel momento abbiamo modificato i processi di progettazione passando alla virtualizzazione, cosa che ci ha permesso di lanciare più prodotti di quanti ci aspettassimo – ha rivelato il senior vice-presidente a capo dell’area Ricerca e Sviluppo Piero Misani – Abbiamo portato avanti anche il tema della sostenibilità sperimentando un nuovo processo di pirolisi ad alta pressione che consente di recuperare e rigenerare il materiale”.
In sostanza la tecnologia in casa Pirelli fa rima con innovazione. Ed è proprio su questa scia che viene un po’ ripensato tutto il quadro generale, dalle quasi obsolete gomme per i cerchi da 13 pollici, fino ai prodotti che si vedranno per le nostre strade. “Le ibride ed elettriche sono pesanti e oltre al peso c’è l’unione di motore termico ed elettrico. Aumentano quindi carico e coppia" ha continuato l’ingegner Piero Misani, prima di concludere: "Il ribassato della F1 ci aiuterà ad apprendere le potenzialità di un elettrico ibrido, coi problemi di carico verticale e coppia che questi nuovi motori trasmettono”.