"L'argomento Andrea Dovizioso non esiste in KTM. È e resterà un amico di casa. Ma non negozieremo con lui un accordo per la MotoGP. Non posso escludere qualcosa in maniera totale quando si tratta del Campionato del Mondo, ma questo posso dirlo con buona certezza" – Sono le parole, inequivocabili, di Pitt Beirer, CEO di KTM Racing che, intervistato da Speedweek, ha spiegato che la linea del marchio austriaco resterà quella della valorizzazione dei giovani.
Una affermazione che potrebbe far temere per il futuro di Danilo Petrucci, con lo stesso Beirer che, però, ha subito precisato di avere grossa fiducia nel ternano e di voler sfruttare la sua esperienza, definendo “fisiologica” la mancanza di risultati nelle gare d’esordio con la nuova moto. Chi rischia, e rischia grosso, è Iker Lecuona, secondo molti buttato troppo presto nella mischia della MotoGP e già con le valigie in mano per un ritorno in Moto2 nella prossima stagione. Da qui e dal fatto, quindi, che KTM avrà una sella libera per il 2022, è nata la suggestione relativa ad Andrea Dovizioso, con i vertici dell’azienda austriaca che, però, hanno subito chiuso la porta.
Una trattativa tra le parti c’era stata all’inizio della scorsa stagione, ma poi domanda e offerta si erano rivelate lontanissime, con KTM che ha virato sull’altro ex ducatista, Danilo Petrucci. “Nella classe MotoGP è in atto un cambio generazionale – ha spiegato Beirer - Quindi devi pensare a dove porterà il futuro e chi sono i giovani diamanti grezzi nel paddock. In questo contesto, Andrea Dovizioso non è più l'uomo giusto a 35 anni. In un progetto giovane come il nostro bisogna cercare di avere successo con i giovani piloti. Questo sistema si è già dimostrato molto efficace per noi con Brad Binder e Miguel Oliveira. Abbiamo un compito molto chiaro nel Campionato del Mondo MotoGP: formiamo giovani talenti nel team di Aki Ajo e Hervé Poncharal. Cercheremo sicuramente di reclutare i prossimi piloti della MotoGP tra i nostri ranghi in KTM quando saranno pronti".
Parole che, tradotte in termini spiccioli, portano a tre nomi. Le maggiori possibilità riguardano Remy Gardner, con il figlio d’arte che vanterebbe anche una sorta di garanzia da parte di KTM di un passaggio in classe regina, anche se l’azienda austriaca ha escluso che esistano accordi vincolanti in questo senso. L’altro nome, è chiaro, è quello di un altro fenomeno emergente della Moto2: Raul Fernandez, anche lui già nell’orbita KTM, ma il rischio che si correrebbe potrebbe essere quello di commettere lo stesso errore fatto con Iker Lecuona, buttato in mezzo alla mischia senza la dovuta esperienza. C’è, infine, la suggestione Pedro Acosta. Il ragazzo, esordiente quest’anno in Moto3, si sta rivelando un vero fenomeno, ma non ha neanche raggiunto la maggiore età e i dubbi, quindi, sono doppi rispetto a quelli che già si nutrono per Fernandez. Ma il rischio è che, proprio per la veemenza con cui si è messo in luce, qualcuno possa corteggiare il ragazzino spagnolo, sfilandolo proprio a KTM, che a quel punto si troverebbe costretta ad anticipare i passi.