Pol Espargarò sta andando incontro ad una delle stagioni più difficili della sua carriera. Correre nel Team HRC impone delle responsabilità e lui, trentenne, sta faticando più del previsto: attualmente si trova a nove punti dal compagno di squadra (Marc ne ha 50, Pol 41) e a pari merito con Taka Nakagami che corre per il team satellite. Chiedere le concessioni - per portare avanti lo sviluppo e rimettersi in pari con gli altri costruttori - prima della vittoria di Marc Marquez in Germania non ha aiutato. Perché la moto è difficile per tutti, ma se Marc riesce a vincere nonostante l’infortunio il problema non è più (solo) della moto, oltre al fatto che i movimenti di mercato non sono certo un motivo per dormire tranquilli. In un’intervista a MCN, lo spagnolo si è preso le sue responsabilità, parlando di un ambiente difficile. Ecco i passaggi più interessanti.
“Se c'è un pilota molto veloce che vince delle gare e tu hai esattamente il suo stesso pacchetto, dovresti fare lo stesso - ha spiegato - Se non sei abbastanza veloce, non dovresti essere in MotoGP, è molto semplice. Forse suona un po’ estremo, ma alla fine è così, qui dovrebbero esserci i migliori piloti del mondo e se non sei tra loro non dovresti correre. Se vince uno come Marc diventa difficile muovere delle critiche perché la Honda può dirti 'guarda, la nostra moto sta vincendo'”.
Per lo spagnolo, ad ogni modo, si tratta di un periodo di adattamento: “Se confrontiamo le immagini di quando guidavo la KTM rispetto alla Honda, si nota che adesso sono ancora molto sulla moto piuttosto che fuori come prima. Certo, se potessimo confrontare le immagini di oggi con quelle del prossimo anno vedremo una cosa completamente diversa. Sto cercando di conoscere la moto, acquisire più esperienza e applicare a pieno il mio stile, che penso funzionerà”.
La pressione, comunque, rimane molto alta: “Chiedo sempre molto a me stesso, a volte va bene, a volte va male. In KTM, con un progetto nuovo, impegnarsi è stato bello perché quando la moto andava bene mi sentivo parte del successo. Se le cose vanno male e non ti stai spingendo, quando poi le cose migliorano arriva un pilota più giovane e ti prende a calci in culo. Quindi devi sempre fare uno sforzo, sempre sotto pressione, ma penso che la pressione più grande su di me la genero da solo”. Ha concluso il più giovane dei fratelli Espargarò.