Quando non c’è uno, se la comanda quell’altro. Le notizie da titolo del venerdì di Portimao – tra le altre comunque da raccontare – arrivano dai fratelli Marquez: Alex che ha dominato le prequalifiche con un passo che lascia speranze zero a tutti gli altri e Marc, con il dottor Angel Charte che ha confermato in diretta una indiscrezione circolata nelle ultime ore. E non una indiscrezione da poco, visto che riguarda il braccio già massacrato del campione del mondo e nuovamente infortunato dopo il brutto incidente di Mandalika con Marco Bezzecchi. “La lesione precedente dell’omero non è stata minimamente compromessa – ha spiegato Charte in diretta su Sky - Però hanno trovato una vite piegata nell’omero, che è stata riparata. L’infortunio avuto da Marc in Indonesia può sembrare una cosa da poco, ma il recupero dev’essere fatto con la massima cautela. Il piano adottato è corretto ed è lo stesso che avrei seguito anche io. Tornare prima sarebbe stato un azzardo e avrebbe messo a repentaglio la sua carriera.
Insomma, quando c’è di mezzo quel braccio (come su MOW avevamo detto da subito), niente può essere preso alla leggera. Lo sa Marc Marquez, lo sa Ducati e lo sa anche Pecco Bagnaia, che adesso si ritrova di nuovo riferimento di tutta la squadra anche per quanto riguarda lo sviluppo della Desmosedici, soprattutto in vista del test di Valencia. Servirà, insomma, un Pecco sul pezzo. Come quello che s’è visto oggi pomeriggio a Portimao, dopo una mattinata in cui s’era creduto facesse i conti con i soliti guai. “No – ha spiegato Bagnaia – in verità questa mattina abbiamo sbagliato con le gomme. Nel pomeriggio è andata sicuramente meglio e il secondo tempo è un ottimo inizio. Ora rimettiamoci subito al lavoro per migliorare ancora e trovare il migliore passo possibile: qui stiamo usando un setting un pochino diverso. Al momento noi siamo nel gruppo che va dal secondo al sesto”.
Chi, invece, sembra aver trovato subito l’assetto migliore a Portimao è Alex Marquez, apparso sin dal mattino l’uomo da battere per tutti. “Oggi è stata una giornata molto solida per noi –ha detto il vicecampione del mondo del Team Gresini – Abbiamo un buon passo: sono fiducioso sulla moto, ma domani dobbiamo fare un altro step. Ho avuto la colpa di non performare bene nelle gare prima della vittoria del titolo di vice campione, avevo paura di sbagliare e fare l’errore. In Malesia però abbiamo fatto un click e qui mi sento più rilassato. L’ottanta per cento di questo sport è mentale, il venti per cento è fisico. Mi sto sbloccando: come all’inizio della stagione ora riesco a fare la differenza”.
Dietro Alex Marquez e Pecco Bagnaia c’è la KTM di Pedro Acosta, con il giovane spagnolo che è sembrato capace di guidare sopra i problemi della sua moto e oltre i limiti di una pista che in alcuni tratti è stata anche bagnata da una lieve pioggia. Quarto, ma più che soddisfatto, Marco Bezzecchi, con una Aprilia nervosissima sui saliscendi di Portimao, davanti alla coppia Honda composta da Joan Mir e Johann Zarco. Chiudono la top 10, conquistando quindi l’accesso diretto in Q2, Fabio Di Giannantonio, Fermin Aldeguer, un sorprendente Pol Espargarò e Ai Ogura con l’Aprilia di Tackhouse. E Nicolò Bulega? L’italiano chiamato da Ducati per sostituire Marc Marquez ha migliorato di oltre un secondo il tempo del mattino, chiudendo diciassettesimo davanti a Alez Rins, Enea Bastianini, Somkiat Chantra, Lorenzo Savadori e Miguel Oliveira, tristemente ultimo nel suo ultimo venerdì in MotoGP sul circuito di casa.